Sei nell'anima: Siena, l’infanzia, le ferite, l’ostinazione, la forza e il genio dietro al successo di Gianna Nannini

Per i senesi è stato particolarmente emozionante vedere scorrere la vita di Gianna Nannini sullo schermo. Il biopic è uscito il 2 maggio su Netflix

Di Simona Sassetti | 4 Maggio 2024 alle 18:00

“Senti, dimmi un po’, dove ti vedi tra dieci anni?”. “Mah…su un palco a cantare”. Poi “e cos’è per te la felicità?” “Una stanza da qualche parte con un pianoforte, un bicchiere di vino e una moto parcheggiata fuori”. E infine la domanda: “E cosa è che ti fa paura?”. “La pazzia” risponde una giovane Gianna Nannini, interpretata perfettamente dall’attrice Letizia Toni. Inizia così il biopic “Sei nell’anima”, dal 2 maggio su Netflix, a firma Cinzia Th Torrini, e prodotto da Indiana Production. E da due giorni a Siena non si parla d’altro, perché Gianna Nannini è Siena e proprio da qui, dalla sua infanzia, dalle sue radici inizia la sua storia. Una storia fatta di ferite, di lotta, di fatica, di crisi d’identità, di follia che diventa genio, di creatività, di riscatto. In quasi due ore di docufilm c’è tutto il suo percorso, c’è l’incidente nella pasticceria Nannini, di suo padre, in cui perse due falangi della mano sinistra e c’è il contrastato con Danilo (interpretato da Maurizio Lombardi) agli inizi della sua carriera, fatta di continui scontri  perché lui non voleva che intraprendesse la strada della cantante. Voleva che restasse a Siena, nella pasticceria di famiglia, perché per lui fare la cantante significava essere una poco di buono. Poi l’incontro con Carla (interpretata da Selene Caramazza), “l’amore di una vita”, lo definisce la rocker, e poi c’è il momento più complicato, gli attacchi di panico, la confusione mentale e le allucinazioni. Infine la svolta, il suo successo.

A dare voce e volto alla giovane Gianna Nannini c’è l’attrice toscana Letizia Toni, che si cala così bene nel personaggio che sembrano due gocce d’acqua non solo fisicamente ma anche nella voce così senese, e nella sua interpretazione dei brani che hanno reso celebre la Nannini. “Per assomigliarti sono entrata nel podere dei tuoi genitori – racconta l’attrice-. Quando ho iniziato a studiare la tua vita per preparare il provino, ho deciso di partire dall’infanzia perché volevo trovare la tua essenza, senza rischiare di fare solo un’imitazione”.  E’ riuscita così bene a farlo che a lodare la sua interpretazione è stata la stessa rocker. “In questo film mi sono riconosciuta- ha detto Gianna – Mi sono guardata attraverso gli occhi di Letizia Toni che è di una bravura straordinaria e con la quale sono in piena simbiosi. Il risultato finale mi fa ancora un certo effetto, perché è come veder scorrere davanti agli occhi una parte di vita che mi ha formata”. E ha fatto effetto anche ai senesi, curiosi e poi emozionati nel vedere scorrere l’inizio della vita di “una di loro” sullo schermo in Tv.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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