“Noi mettiamo a disposizione delle amministrazioni comunali un sistema che prevede la card che serve ad arrivare ad un obiettivo finale importante, ovvero la tarrifazione puntuale corrispettiva. Un sistema premiante, ma non è un obbligo. Il Comune di Siena ha scelto di non utilizzare più questo sistema in attesa di cambiare il parco cassonetti. In accordo con l’amministrazione abbiamo, infatti, deciso che nel 2025 cambieremo tutto il sistema di organizzazione con l’impegno di rivalutare l’inserimento della tessera”. Queste le parole del presidente di Sei Toscana Alessandro Fabbrini in merito alla scelta del comune di Siena e dell’assessore Barbara Magi di dire stop alla tessera per il conferimento. Inoltre durante la trasmissione Piazza con Vista Fabbrini ha tracciato anche un bilancio, evidenziando come lo scorso anno sia stato un anno di svolta nel percorso di risanamento della società. “L’inizio di una nuova stagione di rilancio per la società – spiega -. Abbiamo passato quattro anni di grandi difficoltà come azienda, abbiamo fatto un percorso di sacrifici, premiato dall’ingresso di un grande partener industriale, ovvero il gruppo Iren. Questo ci ha portato ad avere un bilancio in utile. Accanto a questo c’è stato una rivoluzione nel piano industriale, ci siamo posti obiettivi molto ambiziosi. Stiamo investendo più di 150 milioni nell’arco di cinque anni. La strada intrapresa è quella giusta”.
Una strada, quella di Sei Toscana, tracciata, come ricordava Fabbrini, dall’ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo Iren, il socio forte che è mancato in questi anni. “Questo ingresso ha consentito di ottenere notevoli vantaggi non solo sotto il profilo finanziario, ma anche negli aspetti organizzativi e industriali della società. – sottolinea –. Iren è una grande società che ci ha permesso di fare un salto di qualità importantissimo. I risultati ci hanno dato ragione”.