Si è tenuto oggi all’Università per Stranieri di Siena un seminario in occasione della Giornata del Ricordo che si celebrerà domani, 10 Febbraio. Un tema caldo per quanto riguarda il Rettore dell’Università Tomaso Montanari, che nel recente passato è salito alla ribalta delle cronache nazionali proprio per alcune sue esternazioni riguardo alla giornata. Un’iniziativa che non è stata vista di buon occhio soprattutto da Fratelli d’Italia, che si è opposto tramite le parole della vicepresidente della commissione cultura della Camera e responsabile dipartimento istruzione FdI Paola Frassinetti. Domani alle 18 inoltre i giovani di Fdi Azione Università manifesteranno davanti all’Università per Stranieri alla presenza anche dei dirigenti del partito.
“Siamo in una democrazia che ha nella sua Costituzione la protezione dell’autonomia dell’università – commenta il Rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari – L’università fa il suo dovere facendo ricerca, discutendo, organizzando seminari. Che forze politiche provino anche solo a muoversi contro iniziative scientifiche è di una gravità inaudita, una dimostrazione di profonda inciviltà. Chi lo fa dimostra di avere una coscienza totalitaria e non democratica. L’università non deve farsi intimidire e deve continuare a svolgere il suo ruolo. Nel momento in cui l’università smettesse di comportarsi come tale perché minacciata dalla politica saremo già in un regime totalitario“.
La critica sulla Giornata del Ricordo si basa sull’assunto che “questa pagina tragica della storia venga strumentalizzata da qualcuno, e questo qualcuno sono i fascisti” afferma Montanari. “Il consiglio comunale di Firenze ha discusso pubblicamente del fatto che diverse associazioni neofasciste e neonaziste domani, nel Giorno del Ricordo, si daranno appuntamento a Firenze per celebrare la giornata – dice il Rettore – Mi domando: è normale che una festa dello Stato venga celebrata da associazioni neofasciste?“.
Il polverone che si era alzato intorno a Montanari sull’argomento, ancor prima che diventasse ufficialmente il Rettore dell’Ateneo senese, avevano portato anche il sindaco di Siena Luigi De Mossi a rispondere, invitando l’Università a prendere una posizione. “L’Università non risponde al sindaco, esattamente come il sindaco non risponde all’Università – commenta Montanari – Non mi permetto di mettere bocca nelle delibere del Comune di Siena e mi aspetto altrettanto rispetto”.