“Funzione obbligatoria e dovere morale di contrastare abbandoni e maltrattamenti. A Siena si è ridotto i costi dando una mano alle associazioni animaliste”
Botta e risposta tra Sena Civitas e il Comune sulle spese sostenute per i Comuni: “Pochi giorni fa, navigando sul sito del Comune di Siena, ci siamo imbattuti in una spesa impegnata dall’Amministrazione, che ha destato la nostra attenzione – si legge in una nota del circolo – ci riferiamo ai 189.708,75 €, oltre Iva, che l’Amministrazione guidata dal sindaco uscente, ha assegnato ad una società agricola, per l’”affidamento del servizio di cattura, custodia, cura e mantenimento dei cani e gatti vaganti, rinvenuti nel territorio comunale. Senza che la cosa appaia un’accusa strumentale in periodo elettorale, ciò che ha colpito è l’importo dello stanziamento, soprattutto in considerazione del fatto che, altri comuni hanno destinato per la medesima finalità somme nettamente inferiori rispetto a quella stanziata dal Comune di Siena. Per esprimersi con un dato numerico, a fronte di un impegno di spesa da parte di altri enti di circa 2,5 €, oltre Iva, il Comune di Siena ha stanziato ben 5 €,oltre Iva, al giorno ad animale, per 1095 giorni. Riteniamo a questo punto doveroso procedere ad un approfondimento delle ragioni che hanno determinato un tale impegno economico, soprattutto in considerazione della più volte lamentata mancanza di risorse, in ragione della quale -per citare un esempio, e senza alcuno spirito demagogico- i dipendenti dell’Enoteca Italiana, fiore all’occhiello di questa città, rischiano il proprio lavoro, e non ricevono il proprio stipendio da diversi mesi”.
“Le spese a cui fa riferimento Sena Civitas – ribatte il sindaco Valentini – sono appunto quelle del canile intercomunale di Murlo, al quale il Comune di Siena aderiva da anni. Di recente invece, grazie anche alla determinazione dell’assessore Leonardo Tafani, siamo riusciti a mettere a disposizione della città un canile ubicato nel territorio comunale, con un risparmio annuale di 70mila euro circa. Un netto miglioramento del servizio, coinvolgendo le associazioni di tutela degli animali, che partecipano attivamente alla vita del canile e soprattutto collaborano per trovare una nuova casa ai cani abbandonati. . Oltre che essere una funzione obbligatoria dei Comuni, riteniamo un dovere morale occuparsi degli animali, contrastando abbandoni e maltrattamenti. La parte più sgradevole di questo comunicato scandalistico è quella che mette a confronto i costi del canile con la mancanza di stipendio dei dipendenti dell’Enoteca, ente in liquidazione per i debiti accumulati negli anni e per la crisi di fatturato, di cui il Comune era uno dei 22 soci ed è fra i pochissimi ad aver fatto qualcosa di concreto per cercare di sostenere l’attività e di rifondare un nuovo progetto. Pessimo inizio di campagna elettorale”
“Le spese cui fa riferimento il comunicato di Sena Civitas – aggiunge l’assessore Tafani – sono relative al 2016, anno in cui era ancora in vigore la convenzione per il canile sovracomunale di Murlo. Nella suddetta convenzione, datata nel 2011 (non sottoscritta da questa amministrazione) e di durata quinquennale, i costi erano ripartiti in base al solo indice demografico, aspetto da me subito contestato fino al non rinnovo, non senza difficoltà, nel 2017. Il risultato è stato un risparmio sui costi ed un canile più vicino e raggiungibile, con evidenti vantaggi per le associazioni senesi che operano per le adozioni dei nostri amici a 4 zampe”.