Resta sigillato il cantiere dell’Esselunga a Siena, il tribunale ha respinto la richiesta di dissequestro che era stata avanzata giovedì 19 settembre durante la discussione del riesame dai legali dei soggetti indagati legati all’azienda. Lo stop dei lavori, che erano quasi stati terminati, è arrivato su iniziativa della Procura di Siena che ipotizza il reato di lottizzazione abusiva. Resta quindi tutto fermo anche per i 100 lavoratori che erano stati assunti da Esselunga. “Siamo molto preoccupati – ha detto il segretario della Cisl Siena, Riccardo Pucci -. Esselunga sta continuando questa formazione per i lavoratori ma la situazione è scomoda perché ci sono alcuni che hanno un contratto a tempo determinato e altri indeterminato. Di quest’ultimi, una parte di loro, lavorano a Firenze mentre per gli altri è più complicato. Sappiamo che Esselunga ha investito su Siena perché crede sia strategico e anche per la città poteva essere importante avere tutti questi nuovi posti di lavoro e chiaramente questa situazione rappresenta una criticità”.
Un’attesa che diventa un limbo per i dipendenti, formalmente assunti ma non ancora operativi: “Esselunga ha subito fatto capire che ci tiene alle persone assunte però è probabile che a questo punto il supermercato non apra entro quest’anno. Quindi può anche darsi che qualcuno nell’attesa cambi strada”. Adesso l’attenzione si sposta verso le motivazioni dei giudici che hanno negato il dissequestro che saranno fornite entro 30 giorni