Cento posti di lavoro a rischio dopo il sequestro del cantiere in Massetana dell’Esselunga ad opera del Nucleo di polizia edilizia del comando di polizia municipale di Siena e dei nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale dei Carabinieri. Il sequestro è avvenuto a seguito del provvedimento del Gip presso il Tribunale di Siena su richiesta della locale Procura. L’attività edilizia, secondo l’accusa, “integrerebbe il reato di lottizzazione abusiva materiale, poiché la realizzazione della nuova costruzione determinerebbe una significativa trasformazione edilizia della zona, in contrasto con diverse norme di pianificazione urbanistica e in assenza di un necessario piano di lottizzazione o altro atto equipollente”. Le indagini hanno anche portato all’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone. Il punto vendita dovrebbe aprire nel dicembre 2024 e l’area è stata acquisita nel 2022. L‘azienda adesso auspica tempestività nella chiarezza dei fatti. “Relativamente alla costruzione del negozio di Siena Esselunga precisa che ha acquistato l’area con un legittimo permesso di costruire nel 2022 nella piena liceità confermata anche da sentenze amministrative definitive – si legge dalla nota del marchio -. Esselunga ha già assunto e formato 100 persone destinate a essere operative nel negozio a partire da dicembre 2024. L’azienda esprime fiducia nella magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti”.
A tuonare sono i sindacati. “Chiederemo un incontro alla direzione per capire il futuro dei lavoratori già assunti” afferma il segretario della Fisascat Cisl di Siena Marco Brogi. Anche la Filcams Cgil si è attivata per capire e conoscere quale sarà il futuro di questi cento lavoratori. “Attualmente sono dislocati nelle tre provincie di Prato, Arezzo e Firenze – afferma il segretario provinciale Mariano Di Gioia – Fino alla scadenza dei contratti resteranno al loro posto, successivamente per loro inizieranno i problemi. Per questo noi siamo a disposizione dell’azienda che può attivare ammortizzatori sociali nell’attesa della decisione della Procura. Quando ci sono delle difficoltà la Cgil è sempre stata a disposizione e resterà tale”.