Sequestro cantiere Esselunga, Di Gioia (Filcams Cgil): "Preoccupazione per i lavoratori già assunti una volta scaduto il loro contratto”

I cento dipendenti formati per entrare ad Esselunga a Siena sono situati a Prato, Arezzo e Firenze. Resteranno lì fino alla scadenza del contratto a tempo determinato.

Di Simona Sassetti | 7 Settembre 2024 alle 18:00

Cento posti di lavoro a rischio dopo il sequestro del cantiere in Massetana dell’Esselunga ad opera del Nucleo di polizia edilizia del comando di polizia municipale di Siena e dei nuclei investigativi di polizia ambientale agroalimentare e forestale dei Carabinieri. Il sequestro è avvenuto a seguito del provvedimento del Gip presso il Tribunale di Siena su richiesta della locale Procura. L’attività edilizia, secondo l’accusa, “integrerebbe il reato di lottizzazione abusiva materiale, poiché la realizzazione della nuova costruzione determinerebbe una significativa trasformazione edilizia della zona, in contrasto con diverse norme di pianificazione urbanistica e in assenza di un necessario piano di lottizzazione o altro atto equipollente”. Le indagini hanno anche portato all’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone. Il punto vendita dovrebbe aprire nel dicembre 2024 e l’area è stata acquisita nel 2022.  L‘azienda adesso auspica tempestività nella chiarezza dei fatti. “Relativamente alla costruzione del negozio di Siena Esselunga precisa che ha acquistato l’area con un legittimo permesso di costruire nel 2022 nella piena liceità confermata anche da sentenze amministrative definitive – si legge dalla nota del marchio -. Esselunga ha già assunto e formato 100 persone destinate a essere operative nel negozio a partire da dicembre 2024. L’azienda esprime fiducia nella magistratura auspicando che si faccia tempestivamente chiarezza sui fatti”.

A tuonare sono i sindacati. “Chiederemo un incontro alla direzione per capire il futuro dei lavoratori già assunti” afferma il segretario della Fisascat Cisl di Siena Marco Brogi. Anche la Filcams Cgil si è attivata per capire e conoscere quale sarà il futuro di questi cento lavoratori. “Attualmente sono dislocati nelle tre provincie di Prato, Arezzo e Firenze – afferma il segretario provinciale Mariano Di Gioia –   Fino alla scadenza dei contratti resteranno al loro posto, successivamente per loro inizieranno i problemi. Per questo noi siamo a disposizione dell’azienda che può attivare ammortizzatori sociali nell’attesa della decisione della Procura. Quando ci sono delle difficoltà la Cgil è sempre stata a disposizione e resterà tale”.

 

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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