Umana San Giobbe Basket – Benacquista Assicurazioni Latina 98-106 (29-23; 23-26; 16-37; 30-20)
San Giobbe – Arrigucci, Baldi, Criconia 1, Ceparano 22, Renzi 31, Longetti, Fall, Chapelli, Ius, Gravaghi 24, Raffaelli 7, Rasio 13; Capo All. Zanco, Primo Ass. Pancotto, Secondo Ass. Semplici
Latina – Caffaro 15, Amo, Giancarli 6, Baldasso 17, Merletto 21, Paci 4, Rossi 20, Guastamacchia 9, Ambrosetti 2, Tomcic 12; Capo All. Martelossi, Primo Ass. Trimboli
Arbitri: Foschini e Forni
Punto a punto a inizio gara, Renzi e Ceparano da oltre l’arco per l’Umana ma Latina è avanti 9-10 dopo quattro minuti. Letale Latina da tre punti, Rossi ne mette due di fila ma Renzi porta i suoi sul 20-18. Renzi si carica la squadra sulle spalle con cinque triple sulle otto tentate e i Bulls vanno 27-20. Partita divertentissima per il pubblico accorso, probabilmente meno per i due allenatori. Le squadre continuano a tirare dalla lunga distanza e a colpire il bersaglio, l’Umana chiude avanti 29-23 dopo i primi dieci minuti. Al rientro Latina con i liberi riesce a invertire l’andamento della sfida. Il vantaggio però dura poco. Riprende il punto a punto e il tripla a tripla: tre giocatori in doppia cifra per i biancorossi, due per Latina e punteggio che schizza verso l’alto. Mini spallata a fine primo tempo per la San Giobbe, Latina tampona e le squadre vanno a riposo sul 52-49.
Buio San Giobbe, Latina non sbaglia niente e sorpassa. Solo cinque punti per i biancorossi contro i diciassette dei laziali in nemmeno cinque minuti di terzo periodo e punteggio che va sul 57-66. Zanco chiama tempo. Non cambia il copione, i Bulls non riescono a colpire, Latina va via in scioltezza: 58-71 e salita ripidissima. Si complica ulteriormente, Latina è impeccabile, i Bulls non riescono a trovare la soluzione. Il terzo periodo si chiude 68-86. Renzi è l’unico a provarci ma il divario non cambia e Latina amministra. L’Umana prova ad aggrapparsi ai liberi, ma è veramente troppo poco con i laziali avanti di venti punti. Latina spegne la luce, la San Giobbe prova a recuperare in qualsiasi modo e, a ventiquattro secondi, dalla sirena è clamorosamente sul meno quattro.
Risultato pesante quello maturato nella quindicesima giornata all’Estra Forum di Chiusi. Sconfitta, la seconda consecutiva per la San Giobbe che cede 98-106 a Latina e complica la propria posizione in classifica. A margine dell’incontro è intervenuto il capo allenatore biancorosso, Nicolas Zanco, che ha analizzato duramente la situazione.
“Faccio i complimenti a Latina per la fame e la voglia che ha messo in campo fin dal primo minuto. Quello che avevo chiesto ai miei, ma non è stato compreso, sono l’urgenza e la capacità che dovevamo avere nel mettere il corpo. Latina è una squadra che ha cambiato allenatore, ha cambiato faccia, conoscevamo le loro potenzialità offensive. Non abbiamo provato a bloccarle, anzi le abbiamo esaltate. Troppi pensieri negativi all’interno della squadra, troppi giocatori che pensano solo a loro stessi e poco a fare le giocate sporche che fanno vincere questo tipo di partite. Noi pensiamo a lamentarci, a cercare il colpevole e alla fine il risultato è questo. Un pessimo atteggiamento, dobbiamo chiedere scusa a chi ci è venuto a vedere. Una squadra scollata, brutta da vedere che non ha voglia di guadagnarsi quei minuti e quei possessi che sono fondamentali in questi contesti. D’ora in poi se ti complichi la vita da solo e la classifica è questa, chiaro che a ogni partita diventerà sempre più pesante e, di conseguenza, la pressione aumenterà. Adesso siamo entrati nella fossa, dobbiamo lavorare e rimboccarsi le maniche tutti insieme.
Cosa è mancato? Cosa è successo per subire trentasette punti in un quarto, nonostante la giornata particolarmente proficua degli avversari?
“Nulla toglie alla prestazione di Latina. Chiaro che hanno segnato veramente tanto, con percentuali altissime e quasi irreali, ma anche le nostre sono state alte. Non bene dalla media distanza, ma una partita in cui hai tirato tredici volte in più degli avversari, giochi in casa e fai novantotto punti non la puoi e non la devi perdere mai. Ne subisci centosei e invece di cambiare le cose, la gente pensa ad altro. Siamo stati una squadra che, nel momento di difficoltà, invece che lottare e provare a capire dove sono i propri limiti, andando oltre per colmare il gap si è disunita. Il parziale del terzo quarto nasce da una fase in cui, chiunque, con la palla in mano, tirava da tre punti senza un minimo di passaggio e senza voglia di andare dentro. Avevamo vantaggi fisici dentro l’area, li abbiamo usati raramente e se poi tu smetti di fare canestro mentre gli avversari segnano con continuità succede quello che è successo. Latina ha avuto un po’ di paura di vincere nel finale, visto il momento che stanno vivendo, però giustamente abbiamo perso e ci meritiamo quello che è successo”.
C’è stato un confronto nello spogliatoio?
“Quello che ho detto nello spogliatoio me lo tengo per me, ma ho usato parole molto dure. Cambierà sicuramente la musica per qualcuno di loro e in generale per tutta la squadra. Non mi interessa niente del loro bene personale. Posso capire che siamo una squadra giovane che deve crescere e che ha tempo per sviluppare alcune capacità, ma quando vedo gente che ride in panchina quando siamo sotto di venti, o menefreghismo generale mi sento preso in giro. Se ci devo mettere la faccia ce la metto fino in fondo”.
Di fronte Piombino, la prima di due trasferte, e la necessità di invertire subito il momento negativo.
“Abbiamo due trasferte davanti che non saranno partite facili. Non dobbiamo pensare agli avversari ma guardarci in faccia e decidere cosa vogliamo essere”.