Serie B nazionale, San Giobbe Chiusi espugna Rieti 76-81

Coach Zanco: "Per noi due punti importantissimi, per il morale e soprattutto per la classifica in un campo difficile"

Di Redazione | 6 Gennaio 2025 alle 11:30

Serie B nazionale, San Giobbe Chiusi espugna Rieti 76-81

NPC Rieti – Umana San Giobbe Basket 76-81 (17-26; 19-23; 23-21; 17-11)

Rieti

Baldassarre 8, Giunta 11, Enihe, Castellitto, Melchiorri 2, Cannavina 3, Thomas 5, Meluzzi 29, Novelli, Capocotta 12, Enei, Cecchi 6; Capo All. Paternoster, Primo Ass. Delia

San Giobbe

Longetti Sim., Baldi 3, Criconia 6, Ceparano 10, Renzi 25, Longetti Sam., Fall 2, Chapelli 1, Ius, Gravaghi 11, Raffaelli 6, Rasio 17; Capo All. Zanco, Primo Ass. Pancotto, Secondo Ass. Semplici

Arbitri: Schena, Caldarola

 

Seconda vittoria consecutiva per la San Giobbe che dopo aver dominato per tre quarti di partita rischia di farsi riacciuffare da NPC Rieti nel finale. Il guizzo firmato Andrea Renzi permette ai Bulls di dare la spallata decisiva e di conquistare altri due preziosissimi punti.

CRONACA

Meluzzi apre da tre, risponde con la stessa arma Rasio. Rieti arrembante e avanti di quattro lunghezze dopo poco meno di tre minuti di gioco. Rasio è l’unico ad andare a segno per i Bulls, che faticano a trovare soluzioni. Ancora l’argentino a colpire per i biancorossi bravi a impattare sul 9-9. Renzi si sblocca e regala il primo vantaggio alla San Giobbe. I laziali replicano immediatamente e ristabiliscono la parità, ma è letale la formazione allenata da Zanco nel tiro dalla lunga distanza e in poche azioni il tabellone luminoso segna 12-18. Allungo dei Bulls nel finale di tempino con Ceparano e Gravaghi: squadre a riposo sul 17-26. Al rientro continua a macinare gioco l’Umana che va sul più undici. Si scaldano gli animi, arrivano gli antisportivi per Fall e Thomas ad alimentare la tensione. Zanco chiama tempo sul 21-24 per spezzare il momento. Renzi al rientro in campo centra ancora il bersaglio grosso. Prova a rientrare Rieti, ma l’Umana regge l’urto e addirittura allunga ai sedici. Squadre a riposo alla fine del primo tempo sul 36-49.

Renzi timbra dall’arco, Rasio da sotto corrobora. I due lunghi prendono ancora una volta la situazione sulle spalle e trascinano i Bulls sul più venti. In completo controllo del match i biancorossi, Meluzzi è l’unico a tenere a galla Rieti sotto comunque 44-62 a quattro minuti dalla terza sirena. Allenta il ritmo la San Giobbe e ne approfitta una Rieti al piccolo trotto. In poche azioni i laziali tornano sul meno undici: Zanco costretto a chiamare tempo a un minuto e quarantasette dalla fine del terzo periodo. Botta e risposta tra le due formazioni e quarto che si chiude sul 59-70. Inizia in salita per la San Giobbe il quarto periodo: Baldassarre da tre accorcia, Rasio commette antisportivo e Rieti va sul meno otto. A secco da due minuti i Bulls, ci pensa Gravaghi a spezzare l’incantesimo con una tripla delle sue. Non si risolve la situazione dei Bulls che mantengono la partita in bilico e perdono Raffaelli per falli. Black out San Giobbe e Rieti sotto di un solo possesso a tre dalla quarta sirena. Zanco chiama tempo. Rieti meno due, ma ci pensa Renzi, freddo come il ghiaccio, a dare fiato ai suoi con la tripla che, con i liberi di Criconia e Rasio, vale il più sei. Dopo lo spavento il sigillo finale è di Renzi dalla lunetta. La San Giobbe batte NPC Rieti 76-81 e ottiene il secondo successo consecutivo.

IL COMMENTO DI COACH ZANCO

A commentare l’andamento della partita il capo allenatore biancorosso, Nicolas Zanco.

“Per noi due punti importantissimi, per il morale e soprattutto per la classifica in un campo difficile e contro una squadra che ha dimostrato di avere talento, soprattutto in attacco, nonostante le numerose assenze e i problemi di infortuni che hanno avuto. Noi siamo stati bravi nel primo tempo, magari fortunati, ma con ottime percentuali al tiro da fuori contro la zona di Rieti. Poi a inizio ripresa la difesa dei nostri avversari è rimasta più o meno stabile, anche se aveva cercato di passare a uomo, ma concedendoci la possibilità di giocare in attacco e quindi portare la palla vicino al canestro e ai nostri lunghi, muovendola con tranquillità. Poi invece quando hanno deciso di abbassare il quintetto sul meno venti di metà terzo periodo, hanno alzato il ritmo, provato a pressare e a mettere i cambi sistematici, ci siamo fermati in attacco, abbiamo faticato a portare la palla vicino al canestro, ci siamo affidati al tiro dalla lunga distanza abbassando le percentuali e nel momento chiave abbiamo sbagliato troppi tiri liberi che hanno permesso a Rieti di tornare sotto. Una partita come ci aspettavamo, nervosa, difficile, tosta, siamo stati bravi a rimanere sul pezzo. Tutti i ragazzi scesi in campo hanno dato il contributo e ci portiamo a casa due punti fondamentali”.

Da cosa è scaturito il black-out?

“Nel black-out è più l’attacco che ha smesso di funzionare. In difesa qualche canestro da tre punti in più a Rieti doveva entrare. Normale che una squadra alterni momenti in cui fa canestro e momenti in cui non lo fa. Quello che potevamo fare era coprire di più l’area sui pick&roll perché in questo tipo di situazioni sono andati tre volte al ferro in uno contro uno. Però in realtà è in attacco che ci siamo bloccati, abbiamo smesso di giocare insieme, smesso di cercare i nostri lunghi che erano stati un ottimo punto di riferimento nel primo tempo e di conseguenza abbiamo perso fiducia. Nel momento chiave il quinto fallo di Raffaelli ci ha tolto lucidità. Non me la sono sentita di rimettere Baldi, ho accettato di giocare con Criconia, Gravaghi e Ceparano ad aiutarsi insieme e alla fine ha pagato e siamo contenti. Voglio dedicare questa vittoria ai nostri tifosi perché li avevo chiamati a raccolta, chiedendogli di venire qua. Sono venuti, hanno risposto presenti ed è stato bellissimo averli insieme a noi. Speriamo di averli anche alle prossime partite”.



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