Archiviato l’esordio contro il Perugia, la Pianese si appresta ad affrontare la sua prima trasferta di campionato. Le zebrette saranno infatti ospiti del forte Ascoli, un’altra compagine dal grande blasone che ha fatto il suo ritorno in Serie C dopo una decade in categoria superiore.
La partita, in programma stasera alle ore 20.45 al “Del Duca”, sarà arbitrata dal signor Giuseppe Vingo di Pisa, coadiuvato da Giuseppe Romaniello e Luca Chianese, assistenti della sezione di Napoli, mentre il quarto uomo sarà Luigi Pica di Roma 1.
A raccontare come la squadra si è preparata alla partita ci ha pensato mister Fabio Prosperi, che ha presentato l’incontro: “Arriviamo alla sfida di stasera con la consapevolezza di aver fatto una buonissima partita contro il Perugia – ha esordito il tecnico bianconero –, ma allo stesso tempo che contro squadre di questo livello non basta fare ottime prestazioni. Quando i valori sono così diversi bisogna prestare ancora più attenzione e il Perugia ne è stata una prova evidente. In settimana la squadra ha lavorato con la solita coscienza, sapendo che dobbiamo crescere ancora tantissimo perché gli avversari hanno un blasone e uno spessore diverso, per cui dobbiamo sopperire in un altro modo”.
L’allenatore delle zebrette confida nelle capacità dei suoi ragazzi: “Quando ci è stato consentito abbiamo espresso il nostro gioco, credo anche in maniera particolarmente brillante. Con il Perugia abbiamo creato 7-8 palle gol nel primo tempo, che è una cosa inusuale in Serie D, figuriamoci in Lega Pro. In altri momenti non siamo riusciti ad imporlo – spiega – ma perché ci sono anche gli avversari. Ad Ascoli quando avremo la possibilità di esprimere il nostro gioco lo faremo, ma dovremo rispettare un avversario che si trova in questa categoria per sbaglio. Le insidie sono tante, dai giocatori di un valore particolarmente elevato a un allenatore molto preparato. L’unica cosa su cui devo concentrarmi è pensare a preparare al meglio la gara”. “Mi aspetto un Ascoli particolarmente offensivo – conclude il mister – che vorrà da subito fare la partita perché ha l’obbligo di vincere. Noi vogliamo provare a rendergli la vita il più complicato possibile, a fine partita vedremo cosa sarà venuto fuori”.
