Ieri mattina incontro alla Tozzi, domani la giornata mondiale in memoria delle vittime della strada
La Polizia presente nelle scuole senesi, proprio per sensibilizzare ed informare sul tema della sicurezza stradale. Il 18 novembre, si celebrerà la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, istituita per la prima volta dall’ONU nel 2005 per costituire non solo un momento di ricordo e riflessione dedicato alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari, ma soprattutto per sensibilizzare i più giovani ad un comportamento corretto e rispettoso di regole utili per tutti.
In occasione di questa ricorrenza, che si celebra ogni anno la terza domenica di novembre, si è svolto ieri mattina anche Siena, oltre che in altre città europee un incontro con circa 50 studenti presso l’Istituto Comprensivo di Siena F. Tozzi. Gli studenti delle terze classi della scuola secondaria di primo grado (3^ media) hanno incontrato e si sono confrontati con il commissario Fausto Camisa dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della locale Questura e con il vice questore Pietro Ciaramella, dirigente della sezione Polizia Stradale di Siena.
Sono state prese in considerazione le statistiche, dove l’incidente stradale rappresenta la prima causa di morte sotto i 30 anni. Già da solo questo dato ci può far capire l’importanza della prevenzione degli incidenti. A fondamento del tema, dei rischi, sono stati ripresi due termini fondamentali già evocati per l’occasione, dal Capo della Polizia prefetto Gabrielli il 14 u.s. a Roma presso l’Universtà la Sapienza: consapevolezza e responsabilità. – Durante il suo intervento si è così espresso: – “Se uno non conosce e non è consapevole dei rischi, difficilmente riuscirà ad affrontarli ponendo in essere comportamenti volti ad evitarli, quindi è fondamentale la cultura. È importante sviluppare un percorso culturale. La responsabilità va vissuta come capacità di comprendere le conseguenze dei nostri comportamenti”.
Nell’occasione è stato proiettato il film “Young Europe” diretto da Matteo Vicino tratto dal suo omonimo romanzo, prodotto dalla Polizia di Stato, Istituzioni, e produttori esecutivi che hanno deciso di rinunciare a qualsiasi tipo di sfruttamento economico per mostrare il film a più persone possibili. Come interpreti e personaggi sono realmente presenti nel film anche poliziotti italiani e di altri paesi europei.
Per quanto concerne dati statistici di incidenti stradali, secondo l’Istat, nel 2017 si sono verificati in Italia 174.933 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.378 vittime, 95 in più rispetto anno precedente, facendo quindi segnare un’ inversione di tendenza rispetto al 2016, quando le vittime erano diminuite. C’è un dato però che fa pensare che forse la strada è quella giusta: le vittime di giovani fino a 29 anni sono state 668, con una diminuzione di 35 rispetto al 2016.
Per prevenire l’incidentalità giovanile ed educare alla sicurezza stradale, la Polizia di Stato da 19 anni è impegnata nel Progetto Icaro, la campagna di educazione stradale rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, in collaborazione con il Dipartimento di psicologia della Sapienza, il Mit, il Miur, il Moige, la Fondazione Ania, la Federazione ciclistica italiana, la società Autostrada del Brennero Spa, Enel green power, il Gruppo autostradale Astm-Sias/Sina.
In 19 anni Icaro ha raggiunto circa 200mila studenti, ai quali bisogna aggiungere altre centinaia di migliaia di contatti avvenuti durante gli eventi organizzati in teatri, piazze e a bordo del Pullman Azzurro, l’aula multimediale itinerante della Polizia stradale. Icaro, nel 2009, è divenuto un progetto europeo (Icarus) con Polizia stradale capofila nell’ Unione europea nel campo dell’educazione stradale.