Siena, 3 luglio 1944

Erano le 6 di mattina del 3 luglio 1944, tra il giubilo dei senesi, la liberazione

Di Simona Sassetti | 3 Luglio 2024 alle 9:26

Siena, 3 luglio 1944

Erano le 6 di mattina del 3 luglio 1944 quando tra il giubilo dei senesi che li accolgono sventolando le bandiere delle Contrade, le truppe francesi entrano da Porta San Marco e, contemporaneamente, gli ultimi reparti tedeschi escono da Porta Camollia. Le bande partigiane, che avevano fortemente destabilizzato l’apparato militare fascista della RSI fra i mesi di marzo e maggio, nel giugno-luglio avevano moltiplicato l’attività tesa a ostacolare gli spostamenti dei tedeschi portando così il loro contributo di sangue alla libertà, un contributo che superò i trecento caduti fra uccisi in combattimento e fucilati in rastrellamenti e rappresaglie.

Così il 3 luglio avvenne la Liberazione di Siena ad opera dei tirailleurs e dei fantassins del generale J.G. De Monsabert, rimasto un benemerito nella storia cittadina per non aver dato l’ordine di aprire il fuoco dei suoi cannoni sia per non colpire i monumenti senesi che conosceva ed apprezzava, sia perché era stato informato che i tedeschi se ne stavano andando da un luogo che non era inserito lungo le loro linee difensive.

Oggi, a distanza di ottantanni, Siena ricorda questo momento alle 17, nelle Stanze della memoria (via Malavolti, 9) con un brindisi per la liberazione.

Foto Anpi provinciale

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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