Una nuova sede per la Questura di Siena nel grande plesso dell’ex Banca d’Italia alla Stufa Secca, da tempo dismesso e in vendita. Lo propone Alessandro Vigni, politico di lungo corso senese, già consigliere comunale, assessore all’urbanistica e candidato sindaco. Secondo l’idea di Vigni, tesa a rilanciare e valorizzare due importanti edifici, sarebbe ideale traslocare l’attuale sede degli uffici della Questura in via del Castoro dove un tempo era operativa la filiale della Banca d’Italia. Contenitore oggi vuoto e in cerca d’autore da 4mila metri quadri in gran parte direzionali, che garantirebbe alla Polizia di Stato luoghi più ampi, moderni e funzionali (nel 2017 furono già adocchiati dall’Arma dei Carabinieri come potenziale nuovo comando provinciale).
L’operazione, qualora andasse in porto, permetterebbe di riunire in una unica sede le strutture della Polizia, visto che gli uffici sono al momento divisi tra via del Castoro e via delle Sperandie. “Il complesso dell’ex Banca d’Italia ha un grande salone all’ingresso, un parcheggio da 70 posti e anche degli appartamenti, e sarebbe più accessibile a livello pedonale, sia da pian d’Ovile che dalla Stufa Secca, rispetto alla sede attuale” sottolinea Vigni. L’edificio che ospita la Questura risulta essere di proprietà di una immobiliare dello Stato, ci vorrebbe quindi un accordo tra il Ministero e la Banca d’Italia per realizzare il proposito.
Il domino, sempre secondo l’idea lanciata da Vigni, aprirerebbe anche ad altri scenari. Una volta trasferita la Questura da via del Castoro, nell’attuale stabile potrebbero prendere posto o il Monna Agnese o l’Opera del Duomo che necessitano di nuovi spazi. E sopratutto, tiene a dire Vigni “si libererebbe Piazza Jacopo della Quercia, che così potrebbe essere utilizzata per eventi e spettacoli”.