Siena, alla Corte dei Miracoli lo spettacolo teatrale delle ex detenute di Rebibbia

Alle 21.30 "Ramona e Giulietta", scritto dalle ex detenute, sul tema dell'amore tra donne

Di Redazione | 2 Settembre 2021 alle 11:29

Siena, alla Corte dei Miracoli lo spettacolo teatrale delle ex detenute di Rebibbia

Una delle più celebri opere shakespeariane interpretata dalle attrici detenute della casa circondariale femminile di Roma Rebibbia con la regia di Francesca Tricarico arriva oggi alle 21.30 al Festival Metamorfosi alla Corte dei Miracoli . A portarlo in scena fuori dalle mura dal carcere saranno attrici ex detenute dello stesso istituto. Dal titolo “Ramona e Giulietta” lo spettacolo nasce dalla voglia di scardinare quello che ancora oggi, e forse più di ieri, è un tabù fuori e dentro le mura carcerarie.

“C’è grande emozione, lo spettacolo è stato scritto durante la detenzione – ha detto a Siena Tv la regista Francesca Tricarico – le ragazze, ora ammesse a misure alternative, escono per la prima volta fuori regione dal proprio domicilio – nasce a Rebibbia durante un momento complesso. Il tema è l’amore fra donne”.

Lo spettacolo scritto e fortemente voluto dalle attrici detenute e dalla regista racconta come l’amore, così come il teatro, può divenire e forse lo è sempre stato, pretesto di altro, molto altro. “Quando l’amore è un pretesto”, il sottotitolo scelto, un pretesto per dare sfogo alla rabbia del singolo che diviene rabbia collettiva, un pretesto per raccontare il carcere, per interrogarsi su come e quanto il carcere sia una potente lente di ingrandimento della società esterna.

Un progetto di notevole importanza per le stesse ex detenute. “Seguiamo queste donne, che sono ai domiciliari o in affidamento, nella fase del ritorno alla vita all’esterno” ancora Tricarico. “Le Donne del Muro Alto” ha una sede e il Magistrato di sorveglianza ha autorizzato ognuna delle signore a fare gli spostamenti da casa al luogo delle prove.

“È  un risultato grandioso per noi e per loro – prosegue la regista – oltre che per quest’attività teatrale riconosciuta al pari di un’attività lavorativa. Di solito si possono muovere solo per visite mediche eccezionali e per andare in tribunale. Tutte le donne hanno grande entusiasmo, forza e determinazione nel portare avanti un lavoro, iniziato nel carcere di Rebibbia, con lo spettacolo “Ramona e Giulietta”. Abbiamo fatto un nuovo allestimento e avremmo dovuto portarlo sul palcoscenico quest’anno, ma a causa della pandemia non ci siamo riuscite”. Hanno allora deciso di farne una versione audiolibro, hanno già fatto una prima registrazione e stanno proseguendo nella parte finale, in attesa di  arrivare all’allestimento scenico dello spettacolo non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà.



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