Si inaugura domani, sabato 29 luglio, alle ore 18 presso la galleria Olmastroni di palazzo Patrizi a Siena, la mostra “Scyricum – materia tra terra e arte”, personale di Samantha Passaniti. L’esposizione, i cui curatori sono Valeria De Siero e Davide Silvioli, fa parte della rassegna “Le Stagioni dell’Arte” organizzata dal Comune di Siena ed è inserita nel progetto interdisciplinare “Oltreterra” presentata a maggio scorso.
La parola “Scyricum” indica il pigmento terra di Siena, che nel contesto della mostra rivela la materia principale che andrà a costituire le opere dell’artista. Passaniti, che nella sua ricerca sperimenta con materie prelevate in natura e materiali dismessi dall’uomo, presenta alla galleria Olmastroni una serie di opere realizzate tra il 2017 e il 2022 con diverse tipologie di terra provenienti da varie aree del globo, dal monte Atlante in Marocco al monte Argentario in Maremma, insieme all’installazione “Scyricum” concepita ex novo per il progetto espositivo. Quest’ultima, realizzata con terra di Siena prelevata nella zona del monte Amiata e carta riciclata donata all’artista dalla comunità locale, riflette il tema della memoria dei luoghi e della tutela degli ecosistemi, in un’ottica di sostenibilità nel senso più ampio del termine.
“Scyricum – materia tra terra e arte”, così come l’intero progetto “Oltreterra”, si sviluppa con e per il territorio stesso, da un punto di vista fisico e materico, ma anche teorico e relazionale, grazie alla consulenza scientifica dell’Accademia dei Fisiocritici di Siena, il supporto e il sostegno dell’associazione “Storie d’Amiata”, del Comune e della Pro Loco di Arcidosso, del Centro Studi Don Pietro Fanciulli di Porto Santo Stefano, del Polo Culturale Le Clarisse di Grosseto, della casa editrice “Effigi” e delle guide ambientali Maria Erika Morganti e Marcella Romeri.
Samantha Passaniti (Grosseto, 1981) vive e lavora tra monte Argentario e Roma, città dove si è diplomata all’Accademia di Belle Arti. Nel 2015 ha studiato a Londra presso la Slade School of Fine Art. Nel suo lavoro il gesto del recupero diviene un atto performativo, in cui i materiali naturali, gli scarti, che preleva divengono oggetto e soggetto delle sue opere e portatori di nuovi simboli e significati. Ha esposto al Museo Perrando, presso la MC Gallery di New York e al Centro di arte contemporanea Arteventura in Andalusia.
La galleria Olmastroni di Palazzo Patrizi, in via di Città, ospiterà l’esposizione dal 29 luglio al 29 agosto. La mostra è ad ingresso libero e sarà visitabile dal lunedì al giovedì dalle 14:30 alle 18:30, mentre dal venerdì alla domenica l’orario è dalle 10 alle 18.