Siena alla Mostra del Cinema di Venezia con Francesca Inaudi nel film della regista Leone d’oro alla Carriera Liliana Cavani

Tutti i toscani presenti all’80 edizione al Lido

Di Simona Sassetti | 2 Settembre 2023 alle 10:53

Alla Mostra del cinema di Venezia Siena c’è, con un suo talento: Francesca Inaudi. La senese è nel film fuori Concorso di Liliana Cavani, “L’ordine del tempo”. Un lavoro ispirato al saggio del fisico Carlo Rovelli che si interroga sullo scorrere del tempo.

Dopo 21 anni, Cavani torna dietro la pellicola e a 90 anni ha ricevuto, in questa edizione della Mostra, il Leone d’Oro alla Carriera. Un premio che verrà ricordato anche per le sue parole: “Sono la prima persona donna a ricevere questo premio e non è del tutto giusto – afferma  – ci sono donne sceneggiatrici e registe che stanno lavorando, che lavorano bene al pari degli uomini, se guardiamo bene, se diamo loro la possibilità di essere viste, ecco credo che il festival dovrebbe considerare anche che le donne. La mostra ha già tanti anni, è necessario senz’altro equilibrio in questo senso, mi auguro che il mio sia un inizio e che abbia un senso”.

Il film: L’ordine del tempo prende spunto dall’omonimo trattato di scienza di Carlo Rovelli ma si allarga alla spiritualità e all’amore come antidoto alla disperazione terrena, che non ha bisogno dell’arrivo di un asteroide per venirci a stanare. Il film è “una particella di luce” nel nostro universo oscurato, ed è pieno di tenerezza verso tutti i personaggi in scena: il che vuol dire verso l’umanità, vista da una prospettiva secolare. Come vi comportereste se sapeste che il mondo sta per finire?, chiede Cavani al pubblico con il suo caratteristico piglio provocatorio. E si capisce che ci ha riflettuto anche lei, concludendo che l’unico tempo non sprecato è quello dedicato agli affetti: una morale certamente non nuova, ma che nelle mani di una combattente sul fronte dell’espressione artistica e politica assume un significato particolare.

Inaudi è molto legata alla città del Palio e alla contrada del Nicchio. Nata a Siena nel 1977 dopo il diploma al Piccolo Teatro di Milano ha spiccato il volo verso il mondo del cinema, ma quando può torna a Siena, dalle sue amiche di contrada e dalla sua famiglia.

Inuadi non è l’unica toscana presente al Lido di Venezia. Il regista fiorentino Duccio Chiarini è al Lido con  un documentario su Italo Calvino presentato nel corso delle Giornate degli Autori, rassegna autonoma della Mostra del Cinema di Venezia e diretta da Francesco Ranieri Martinotti.Nel centenario della nascita di Italo Calvino, il documentario rilegge il percorso artistico dell’autore attraverso una delle sue opere più note,“Il Barone Rampante”. Il romanzo diviene così il prisma attraverso cui osservare i contesti storici e offrire, grazie a filmati foto e lettere inedite un nuovo sguardo sul più conosciuto autore del Novecento.

Alba Rohrwacher con due film in Concorso. La talentuosa attrice e regista fiorenitna è presenta alla Mostra con due film in concorso.Con “Hors saison”, di Stéphane Brizé, che racconta la storia di due persone dalle vite molto diverse, innamorate quindici anni fa e successivamente separate. Ciascuna ha preso la propria strada e le ferite si sono lentamente rimarginate. Poi si rincontrato, attanagliate dalla malinconia. L’ltro film è “Finalmente l’Alba”, di Saverio Costanzo, un viaggio lungo una notte della giovane Mimosa che, nella Cinecittà degli anni Cinquanta, diventa la protagonista di ore per lei memorabili. Una notte che da ragazza la trasformerà in donna.

Premio Kinéo come miglior opera commedia prima a “Il cacio con le pere” di Luca Calvani. L’attore e regista toscano riceve così l’importante riconoscimento ideato e diretto da Rosetta Sannelli, presidente dell’Associazione Culturale Kinéo. Il Premio quest’anno è entrato nel terzo decennio alla 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di cui è storico evento collaterale.

Ermanno Scervino torna a Venezia vestendo le star e rinsaldando il legame con il cinema per lui sempre fonte di ispirazione. Lo stilista toscano ha costruito la sua collezione autunno/inverno 2023-2024 intorno alla leggendaria figura di Ava Gardner. “Il cinema – ha detto Ermanno Scervino, direttore creativo del brand – rappresenta per me un ricordo d’infanzia, fin da allora mi affascinavano le sue atmosfere, gli incredibili costumi e le Dive di una volta, che sono state il mio primo stimolo verso il mondo della moda. Credo che gli abiti giochino un ruolo fondamentale all’interno del grande schermo, caratterizzano i personaggi ma anche il contesto storico, per questo, creare qualcosa che potesse essere lo specchio del tempo in cui viviamo, è sempre stata la mia prerogativa”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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