Siena, antenna 5G a Sant'Andrea a Montecchio, Giordano: "Non ci sono altre soluzioni praticabili"

L'assessore in Consiglio, rispondendo al Pd, ha commentato la situazione. “Massimo rispetto delle regole e della tutela della salute pubblica”

Di Redazione | 20 Marzo 2025 alle 21:00

Siena, antenna 5G a Sant'Andrea a Montecchio, Giordano: "Non ci sono altre soluzioni praticabili"

L’installazione di antenne 5G in alcuni quartieri cittadini è stata l’oggetto dell’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Luca Micheli, Alessandro Masi, Anna Ferretti e Gabriella Piccinni durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 20 marzo. A rispondere è stato l’assessore ai servizi informatici e sviluppo digitale del Comune di Siena, Giuseppe Giordano, con focus in particolare sul caso di Sant’Andrea a Montecchio.

Desidero – ha spiegato Giordano – precisare innanzitutto che l’installazione delle antenne 5G rientra in un quadro normativo nazionale e regionale che regolamenta lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione e che il Comune di Siena, come ogni altra amministrazione locale, è chiamato ad attenersi a queste disposizioni, valutando le richieste presentate dagli operatori di settore nel rispetto della normativa vigente. Il gestore, in autonomia e sulla base del proprio piano di sviluppo della rete, presenta un’istanza al Comune, tramite lo Sportello unico per le attività produttive (Suap) rispettando i limiti di esposizione elettromagnetica stabiliti per legge, i vincoli paesaggistici e culturali, oltre ai criteri localizzativi previsti dalla normativa regionale. Sottolineo che i pareri dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) per l’impatto elettromagnetico e della Soprintendenza per l’autorizzazione paesaggistica sono vincolanti e non derogabili”.

Per quanto riguarda l’area di Sant’Andrea a Montecchio “nei mesi scorsi – ha proseguito Giordano – è stata effettuata una ricognizione congiunta tra i tecnici comunali e quelli incaricati dal gestore per individuare eventuali alternative pubbliche idonee all’installazione dell’antenna, ma purtroppo non sono state rilevate soluzioni tecnicamente praticabili. Al momento, la direzione Commercio e Statistica del Comune di Siena non ha ricevuto, né è a conoscenza, di ulteriori istanze per l’installazione di altre antenne oltre a quelle già menzionate. Riguardo al procedimento in corso, la normativa vigente prevede che, laddove l’autorizzazione richieda il coinvolgimento di più enti o amministrazioni, venga convocata una conferenza dei servizi entro cinque giorni dalla presentazione dell’istanza. A tale conferenza partecipano tutti i soggetti interessati, compresi quelli deputati ai controlli ambientali. Sul tema dell’incolumità pubblica, ricordo che la valutazione dell’impatto elettromagnetico è di competenza di Arpat, che fornisce un parere vincolante sulla conformità ai limiti di esposizione stabiliti dalla normativa. Il Comune di Siena si è sempre attenuto scrupolosamente a queste disposizioni, garantendo il massimo rispetto delle regole e della tutela della salute pubblica”.

Infine – ha concluso l’assessore – è importante ricordare che le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, ai sensi della normativa nazionale, sono assimilate alle opere di urbanizzazione primaria e hanno carattere di pubblica utilità. Ciò significa che la loro installazione risponde a un interesse generale, garantendo servizi essenziali per i cittadini”.

Il consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “non soddisfatto. L’iter amministrativo è stato chiarito, ma la sostanza delle domande verteva su un altro punto. Trattandosi di una procedura amministrativa, infatti, le questioni riguardano i richiedenti da una parte e la tutela ambientale e della salute dall’altra. La questione che balza agli occhi è però un’altra: nella normale discussione riguardo a questo tipo di interventi sarebbe servita almeno una riunione pubblica dell’amministrazione, oltre agli incontri promossi direttamente dai cittadini. In questo modo il Comune avrebbe spiegato, come è stato fatto in Consiglio comunale questa mattina, tutte le garanzie delle procedure e si sarebbe confrontato con le preoccupazioni dei cittadini: questo può aiutare il clima in cui si inserisce l’eventuale intervento di una procedura amministrativa, che poi ha le proprie regole e percorsi. In caso contrario, si creano sofferenze e rimangono le preoccupazioni. Il senso dell’interrogazione, quindi, era sottolineare l’importanza della presenza del Comune, per accompagnare l’informazione dei cittadini e favorire la formazione di una serena opinione sui legittimi dubbi rispetto a soluzioni comunque utili. L’invito è quindi a rivalutare una presenza proattiva del Comune rispetto alle eventuali preoccupazioni su questioni come l’installazione di queste antenne. La vita delle persone è già piena di tanti assilli e problemi: accompagnano con il confronto e la partecipazione almeno questo tipo di questioni, che devono essere gestite con più vicinanza del Comune ai cittadini”.



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