In occasione dell’anno giubilare indetto da Papa Francesco per il 2025, sono state programmate delle aperture straordinarie della Scala Santa del Palazzo San Galgano (via Roma 47) a Siena. L’apertura consentirà alla collettività l’accesso a questo monumento, unico e del tutto particolare, che si trova nell’attuale sede del Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (DSSBC) dell’Università di Siena.
Il primo evento è programmato per venerdì 11 aprile 2025, dalle ore 15, con la presenza del Cardinale Augusto Paolo Lojudice, del Rettore Roberto Di Pietra, della Direttrice Generale dell’Ateneo, Beatrice Sassi, e del Direttore del DSSBC, Enrico Zanini. Porterà i suoi saluti anche la Direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta.
Dopo i saluti inaugurali sono previsti interventi di approfondimento a cura di Alessandro Angelini, Stefano Moscadelli, Luca Quattrocchi e Livia Spano. Seguiranno delle letture dantesche intorno alla Scala Santa: i professori Carlo Caruso, Alessandro Fo, Susanna Ceccarelli e Gaia Procino leggeranno i Canti dal Purgatorio X 1-45; Paradiso XXI 1-42; Paradiso XXXIII 1-48. Alle ore 17 partiranno le visite guidate alla Cappella della Madonna di Provenzano, alla Scala Santa e alla Gipsoteca Consorti, a cura delle studentesse e degli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici.
La Scala Santa è collocata nella Cappella della Madonna di Provenzano, che si trova al pian terreno del Palazzo San Galgano e di cui si sta progettando un restauro e una rifunzionalizzazione dopo una serie di complesse vicende. Fu benedetta nel 1710, come riporta l’iscrizione che sovrasta la porta. Sempre a quella data risalgono i quattro reliquiari, quello sull’altare della stessa Scala e i tre incastonati nei gradini. La tela dell’altare risale agli inizi del XVIII secolo e raffigura San Giovanni Battista e San Girolamo genuflessi e rivolti verso l’immagine della Madonna di Provenzano, a sua volta inserita in una cornice d’argento o di metallo argentato.
L’11 aprile sarà anche l’occasione per una prima esposizione al pubblico di una collezione di gessi dello scultore senese Vico Consorti, recentemente acquisiti dal DSSBC, tra cui spiccano i materiali relativi alla realizzazione della Porta Santa di San Pietro in Vaticano, eseguita dall’artista in occasione del Giubileo del 1950. La Gipsoteca Vico Consorti raccoglie 115 gessi donati dagli eredi dello scultore, assieme al cospicuo archivio privato, al Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena. Si tratta di gessi di piccole, medie e talvolta grandi dimensioni che permettono di ripercorrere per intero gli oltre cinquanta anni di attività di Vico Consorti (Semproniano, Grosseto 1902 – Siena 1979), uno dei maggiori scultori senesi del Novecento.