“Ci domandiamo con quale grado di consapevolezza, la sindaca Nicoletta Fabio presenti il ciclo di incontri da lei considerato: ‘fondamentale per promuovere la partecipazione civica’. Chi amministra e governa la città dovrebbe promuovere la partecipazione civica con gli atti e non solo con le parole. Invece gli atti di questa amministrazione, guidata da una sindaca che si contraddistingue per il suo silenzio politico, esprimono l’esatto contrario”. Con queste parole l’associazione Area Civica si dice sorpresa in merito al ciclo di incontri, promosso dal Comune di Siena, creati per promuovere una partecipazione civica etica e responsabile.
“La proposta della sindaca Fabio – commenta Area Civica – contraddice l’operato della sua giunta. Ci domandiamo quindi come questa amministrazione possa promuovere la partecipazione civica, quando è la prima a non garantire ai cittadini l’auspicata partecipazione nei processi decisionali e di programmazione, che poi producono concrete azioni di governo. Con che coraggio, la sindaca Fabio, promuove il civismo quando è la prima rappresentante di una giunta che viola, in maniera sistematica, il principio di trasparenza, garantito dalla normativa europea e nazionale, non pubblicando i curricula dei soggetti individuati per nomine di propria competenza ed impedendo quindi ai cittadini senesi di attivare un consapevole ed etico controllo civico? Come si può parlare di partecipazione quando non si vuole nemmeno aderire alla Carta di Avviso Pubblico, documento che indica concretamente le buone pratiche di un buon amministratore in termini di trasparenza e legalità degli atti”.
“Questi sono solo alcune delle perplessità – continua Area Civica – ma possiamo andare avanti ed elencare altri punti per cui questa amministrazione, prima di parlare di etica e partecipazione civica, dovrebbe riflettere e chiarirsi con le forze di maggioranza che la sostengono per provare a rivedere quel metodo opaco di governo che sta caratterizzando anche questa amministrazione. Tanto per iniziare, prima di parlare di etica e responsabilità dei cittadini, il Comune avrebbe il dovere di pretendere e dare chiarimenti sull’intricato caso Sigerico, che ha visto la nomina del presidente a dirigente affari generali. Oppure, dedicare qualche parola in merito al cantiere Esselunga, dove non è stato fatto alcun cenno relativamente alla correttezza delle autorizzazioni necessarie rilasciate dall’amministrazione comunale. Non solo, ma per poter parlare di partecipazione civica il Comune avrebbe dovuto partecipare e valorizzare progetti virtuosi promossi dai cittadini stessi, come l’adesione, come l’adesione alla Comunità Energetica Rinnovabile, il cui sviluppo prevede importanti finanziamenti a cui poter attingere. Per non parlare del regolamento istitutivo dei consigli di Area, proposto dalla giunta De Mossi e ancora attivo, che rappresenta l’antitesi di qualsiasi principio di rappresentatività, in quanto consente al solo sindaco di effettuare le nomine”.
“Per questi motivi – conclude l’Associazione – non riusciamo a capire a cosa possano servire questi incontri. Cosa dovrebbero servire 4 o 5 convegni, in cui i cittadini, che si presumono ignoranti e quindi da istruire, stanno relegati nelle seggiole del pubblico senza alcuna possibilità di poter contribuire e partecipare al processo decisionale e all’attività programmatica del nostro Comune, come i fatti fino ad oggi dimostrano? Di cosa si tratta davvero, visto che sia nell’azione di governo, sia nell’azione politica di questa maggioranza non c’è mai stato alcun riferimento alla partecipazione civica e all’ascolto come? È forse un grido, tardivo, d’aiuto per provare a uscire dalle opacità di governo che hanno avviluppato anche questa amministrazione oppure un tentativo di prendere le distanze dalla sua maggioranza? È forse un monito alle forze di coalizione, orientate più alla spartizione di poltrone e potere che all’elaborazione di un progetto politico a favore della città?”