Siena, Bondi e Falorni: "Daspo urbano, una misura che ci voleva"

I due consiglieri di maggioranza approvano i recenti interventi delle Forze dell’Ordine a presidio della sicurezza del territorio

Di Redazione | 22 Marzo 2025 alle 17:00

Siena, Bondi e Falorni: "Daspo urbano, una misura che ci voleva"

“Non siamo favorevoli a narrazioni allarmistiche, perché non giovano neanche al lavoro di chi opera per la sicurezza. Ma laddove si verificano episodi che alterano non solo la sicurezza in sé, ma anche la percezione della sicurezza stessa da parte dei cittadini, gli interventi che contribuiscono fattivamente a dare un segnale alla cittadinanza sono assolutamente da apprezzare.”

All’indomani della violazione del DACUR (daspo urbano ndr)da parte di un giovane destinatario della misura a seguito della rissa avvenuta in Camollia, i Consiglieri del Gruppo Forza Italia-Udc-Nuovo Psi Lorenza Bondi e Marco Falorni commentano gli episodi.

“E’ un dato innegabile che la nostra realtà, essendo necessariamente inserita nel contesto sociale contemporaneo, è destinataria di mutamenti sociali impattanti sulla sicurezza con risvolti diversi rispetto al passato (la famosa frase “a Siena ci conosciamo tutti”, con cui generazioni e generazioni sono cresciute è senza dubbio meno applicabile ai giorni nostri). Da qui la nostra volontà, come Amministratori locali, di sottolineare il lavoro che tutte le forze dell’ordine stanno mettendo in campo sul territorio (Polizia, Carabinieri, Militari dell’Esercito, GdF e Polizia Locale) in termini di presidio e di interventi.

Soprattutto lo sottolineiamo in quanto, a nostro avviso, la mitigazione attraverso il controllo è la prima forma di impedimento all’acutizzarsi di fenomeni che vanno a minare la serenità sociale.

Per questo riteniamo che i DACUR (ossia i divieti di avvicinamento a determinate aree urbane) elevati dal Questore di Siena verso quei ragazzi attori di recenti episodi di rissa nelle zone di Camollia, Antiporto, la Lizza a nostro avviso siano la migliore risposta alle alterazioni della tranquillità urbana per residenti e titolari di esercizi commerciali. Anche in termini di segnale per chi pensasse di rendersi protagonista di eventi simili futuri, perché anche gli ammonimenti, in taluni casi, possono avere un effetto deterrente.

Episodi di questo genere, a maggior ragione in quanto i protagonisti sono giovani e giovanissimi, portano necessariamente alla riflessione che qui non si è in presenza di fenomeni di disagio giovanile, che vanno prioritariamente compresi ed aiutati sempre.

Qui si è di fronte a ragazzi che rischiano di essere iniziati ad una futura micro criminalità, laddove non corretti in tempo anche attraverso misure come quelle del divieto di avvicinamento a determinate aree, mettendoli così di fronte anche ai doveri cui ciascuno di noi è tenuto e alle relative conseguenze quando il dovere viene violato”.



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