“Siena Cardioprotetta”, nuova manutenzione dei defibrillatori sul territorio

Protocollo d’intesa per garantire adeguata sicurezza alla popolazione, anche attraverso campagne informative sull’utilizzo degli strumenti. “Città all’avanguardia, proficua collaborazione fra enti e associazioni”

Di Redazione | 18 Dicembre 2023 alle 14:00

“Siena Cardioprotetta”, nuova manutenzione dei defibrillatori sul territorio

Si chiama “Siena Cardioprotetta” ed è il progetto che darà nuovo impulso alla rete di defibrillatori presente nel territorio comunale di Siena per una capillare diffusione della cardio protezione. Attraverso il protocollo d’intesa firmato da Comune di Siena, Università di Siena, Università per gli Stranieri, Azienda Usl Toscana Sud Est, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena, Associazione di Pubblica Assistenza di Siena, Arciconfraternita di Misericordia di Siena, Asp “Città di Siena”, Lilt sezione di Siena, si potrà porre in corretta manutenzione, attraverso adeguata programmazione, la rete di defibrillatori semiautomatici esistenti all’esterno dei fabbricati e quindi accessibile ventiquattro ore su ventiquattro, controllata da sistemi di videosorveglianza.

La rete attuale di defibrillatori è costituita da diciotto apparecchi Dae, dislocati sul territorio comunale di Siena, il cui utilizzo è legato a una corretta e costante manutenzione, in modo da poter garantire adeguata protezione alla popolazione, coadiuvata da una corretta formazione per lo stesso utilizzo. Il protocollo ha per oggetto proprio il coordinamento delle attività e le modalità di manutenzione dei defibrillatori semiautomatici, con la parallela effettuazione di una campagna di informazione rivolta alla popolazione attraverso: attività di sensibilizzazione e di informazione sul tema; attività necessarie per curare nel tempo la manutenzione programmata della rete di defibrillatori esistente; attività necessarie implementare ove necessario la rete di defibrillatori esistenti; attività di formazione al corretto impiego dei defibrillatori; organizzazione e effettuazione di specifici eventi informativi sul tema. Al fine di coordinare e monitorare tutte le superiori attività viene istituito un comitato di coordinamento, composto da un rappresentante per ciascuno dei partecipanti al progetto e coordinato dall’assessore alla sanità del Comune di Siena che potrà avvalersi della collaborazione della presidenza della Commissione consiliare servizi sanitari e sociali. Proprio dal lavoro della Commissione, presieduta da Francesca Cesareo, è infatti scaturita la necessità di dar vita a questo protocollo d’intesa. La rete dei Dae nasce dal progetto denominato “Sidecar” datato 2016 e che aveva bisogno di nuovo impulso, sia per la manutenzione degli strumenti, sia per aggiornare e rinnovare appunto la formazione sul territorio.

“La diffusione della cultura della cardio protezione – sottolinea il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio – è un atto di civiltà a cui non ci si può sottrarre: da una parte la diffusione di strumenti che possono salvare una vita, che siano al passo con la tecnologia e utilizzabili in maniera semplice e distribuiti capillarmente nei luoghi di lavoro o di vita sociale; dall’altra una opportuna campagna di informazione sulla cardioprotezione e sullo stesso utilizzo delle attrezzature. Operatori opportunamente informati e preparati possono diventare autorevoli portavoce per la trasmissione della cultura della cardioprotezione. Siena è una città all’avanguardia da questo punto di vista e il protocollo d’intesa rafforza la rete e le dà nuovo e fondamentale impulso”.

Un esempio di proficua collaborazione fra enti, istituzioni e associazioni del territorio – spiega l’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano – per rinnovare e manutenere la rete dei Dea, un aspetto fondamentale per la tutela della salute della popolazione. Questo atto apre a nuove collaborazioni, presenti e future, e permetterà, di garantire strumenti funzionanti su tutto il territorio, la mappatura degli stessi e, allo stesso tempo, di programmare future istallazioni in modo da rendere la rete ancora più capillare e Siena ancor più ‘cardioprotetta’”.

Abbiamo voluto subito porre l’attenzione su questo servizio a disposizione dei cittadini – commenta il presidente della Commissione consiliare permanente servizi sociali e sanitari Francesca Cesareo – Professionalmente conosco da vicino la questione e ritengo assolutamente necessario l’impegno da parte di enti, associazioni e, in generale, di tutta la comunità senese per un rilancio della rete dei Dae”.

“Avere un defibrillatore portatile Dae a portata di mano può salvare una vita – dichiara il direttore generale Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso -. La loro presenza nei luoghi pubblici è fondamentale perché chiunque, con un minimo di formazione o seguendo le indicazioni della centrale 118, può fare la differenza tra la vita e la morte della persona che ha avuto il malore. Lo dimostrano i numerosi fatti di cronaca, anche recenti, in cui semplici cittadini hanno impiegato il Dae prestando i primi soccorsi in attesa dell’arrivo degli operatori sanitari. Da anni, la Asl Toscana sud est si impegna, in sinergia con enti locali, istituzioni e associazioni per rendere il nostro territorio sempre più cardioprotetto, tramite una diffusione capillare dei defibrillatori portatili. Eguale importanza riveste la gestione di tali strumenti che necessitano di continua manutenzione e aggiornamento per funzionare sempre e bene. Con piacere sottoscriviamo il protocollo del Comune di Siena che raccoglie e sancisce l’unità di intenti e ci motiva ad andare avanti nella stessa direzione per il bene della Comunità”.

“Partecipiamo con grande entusiasmo a questo gioco di squadra – dice Francesco Dotta, delegato alla sanità dell’Università di Siena – L’Università ha una popolazione di oltre 15mila studenti, la rete di defibrillatori può servire a salvare vite anche fra i più giovani e, inoltre, tramite il nostro impegno alla formazione gli stessi studenti possono diffondere la cultura della cardio protezione e contribuire a salvare vite sul territorio senese”.

“L’Ordine dei Medici – evidenzia Roberto Monaco, presidente Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri di Siena e segretario nazionale della Federazione Ordine dei Medici – ha scelto di stare vicino al Comune di Siena, che sta facendo il massimo per mantenere attivo il progetto della città cardioprotetta, adottando una serie di defibrillatori e gestirne così la manutenzione dando un aiuto concreto. L’Ordine aveva già sposato da anni il progetto ‘Sidecar’ e fatto formazione in collaborazione con il 118 le misericordie e le pubbliche assistenze, per insegnare l’uso dei defibrillatori posizionati in giro per il territorio. Quando c’è un arresto cardiaco, c’è il 10 per cento di possibilità di perdere il paziente ogni minuto che passa. Avere un defibrillatore, vicino a dove avviene l’arresto cardiaco, può veramente salvare la vita come già è successo”.

“Oggi – spiega Sara Giannini, presidente della Pubblica Assistenza – con questo protocollo, si sottolinea l’importanza di fare rete. Una rete che la Pubblica Assistenza ha creato diffondendo, da sempre, le manovre per la rianimazione cardiopolmonare a centinaia di cittadini. La scienza lo conferma: tutti possono fare la differenza, sopratutto nell’ambito extra ospedaliero”. “La Misericordia con Sienasoccorso, coordinamento provinciale delle Misericordie – sostiene Paolo Almi, Provveditore della Misericordia di Siena -, ha provveduto negli anni a formare con corsi gratuiti, migliaia di cittadini sull’argomento dell’emergenza cardiologica. Provvede inoltre al telecontrollo di circa 150 apparecchi Dae in provincia. Non può quindi che esternare soddisfazione per la conclusione di questo progetto per la cardioprotezione”.

La Lilt è sempre attenta alla cardioprotezionesottolinea Gaia Tancredi, presidente della Lilt di Siena – tanto che il nostro centro è cardioprotetto e tutti gli operatori hanno effettuato il corso di Blsd, a cominciare proprio dagli impiegati, non solo dunque medici, infermieri e tecnici. Siamo molto attenti a questa tematica, con grande piacere aderiamo a questa iniziativa comunale, di grande utilità per la comunità senese. In passato sono state salvate tante vite attraverso la diffusione dei defibrillatori e alla formazione, ormai capillare in questa città e che interessa gran parte dei cittadini”.

“Accogliamo con orgoglio questo protocollo – specifica Roberto Berardi, vicepresidente Asp ‘Città di Siena’ – con grande impegno da parte di Asp che già gestisce defibrillatori nelle strutture e nelle farmacie. Il messaggio che vogliamo mandare anche tramite la formazione è che bastano cinque ore di corso per salvare una vita”.

Il protocollo. Attraverso la sottoscrizione, in particolare, il Comune di Siena si impegna a partecipare con i propri referenti agli incontri di coordinamento, programmazione, monitoraggio e valutazione del progetto; facilitare connessioni con le altre progettazioni sviluppate e sostenute in ambito scolastico, extrascolastico e sociale; a mettere a disposizione tutti gli otto Dae di sua proprietà ad accesso libero ventiquattro ore su ventiquattro; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei propri Dae dislocati nei punti della città. L’Università degli studi di Siena si impegna a coordinare con il proprio referente gli incontri di programmazione, valutazione e monitoraggio del progetto; promuovere l’attività di sensibilizzazione sul tema;assicurare le attività di formazione al corretto impiego dei defibrillazione per la cittadinanza; a mettere a disposizione i due Dae di sua proprietà ad accesso libero ventiquattro ore su ventiquattro; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto.

L’Università per gli Stranieri di Siena si impegna a coordinare con il proprio referente gli incontri di programmazione, valutazione e monitoraggio del progetto; promuovere l’attività di sensibilizzazione sul tema; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto. L’Azienda Usl Toscana Sud Est si impegna a partecipare con i propri referenti agli incontri di coordinamento, programmazione, monitoraggio e valutazione del presente progetto. Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena si impegna a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente; facilitare le connessioni con altre progettazioni e promuovere possibili collaborazioni con altri enti pubblici e privati; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo. L’Associazione di Pubblica Assistenza di Siena e l’Arciconfraternita di Misericordia di Siena si impegnano a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel Progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente.

L’Asp “Città di Siena” si impegna a favorire l’organizzazione di momenti di formazione congiunta dedicati agli operatori, docenti e volontari coinvolti nel progetto anche attraverso la messa a disposizione di personale interno all’ente; facilitare le connessioni con altre progettazioni e promuovere possibili collaborazioni con altri enti pubblici e privati; curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo. La Lilt di Siena si impegna a curare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Dae dislocati nei punti della città indicati nel progetto, mettendo a disposizione del Comune di Siena le risorse economiche necessarie alla stessa manutenzione ordinaria e straordinaria, comprensiva della fornitura del materiale di consumo.

Di seguito la rete di defibrillatori presenti nel territorio comunale di Siena.

NUMERO

UBICAZIONE

MANUTENTORE

SIENA 01 Fortezza Medicea FORTEZZA MEDICEA INGRESSO SEDE SIENA JAZZ

Comune di Siena

SIENA 02 Palazzo Berlinghieri CASATO DI SOTTO/PIAZZA DEL CAMPO LATO PALZZO BERLINGHIERI

Comune di Siena

SIENA 03 S.Maria della Scala PIAZZA DEL DUOMO INGRESSO SANTA MARIA DELLA SCALA

Comune di Siena

SIENA 04 Comune di Siena VIALE VITTORIO EMANUELE II RISALITA ANTIPORTO

Comune di Siena

SIENA 06 Comune di Siena STRADA CASSIA NORD CHIANTIMEDICAL

Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena

SIENA 07 Comune di Siena PIAZZA GRAMSCI ASCENSORE SOTTOPASSO, TERMINAL AUTOBUS

Comune di Siena

SIENA 08 Comune di Siena PIAZZA ROSSELLI ESTERNO CENTRO DIREZIONALE ASL

Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena

SIENA 14 Comune di Siena VICOLO DI VALLEPIATTA N° 10 CIRCOLO LA TUBEROSA

Comune di Siena

SIENA 23 Università di Siena SAN MINIATO VIA ALDO MORO

Università di Siena

SIENA 28 Supermercato PIAN DEI MANTELLINI N°44 INGRESSO

Università di Siena

SIENA 56 Comune di Siena PIAZZA ROSSELLI ESTERNO EDIFICIO LINEARE

Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena

SIENA 67 Misericordia STRADA DEL MANDORLO PARETE ESTERNA

Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Siena

SIENA 68 Comune di Siena VIA FAUSTO COPPI VELOPATTINODROMO ACQUACALDA

Comune di Siena

SIENA 69 Università di Siena VIA SILVIO GIGLI SALA ROSA

Università di Siena

SIENA 70 Consorzio Agrario VIA BANCHI DI SOPRA INGRESSO

Università per gli Stranieri di Siena

SIENA 71 Foto Smack VIA MASSETANA,54 PARETE ESTERNA

Asp “Città di Siena”

SIENA 72 Bar Punto d’Incontro STRADA DI CERCHIA,56 PARETE ESTERNA

Comune di Siena

SIENA 73

Circolo La Coroncina

Via Cassia sud 122

PARETE ESTERNA

Asp “Città di Siena”

I dati. La morte cardiaca improvvisa, cioè una morte non attesa dovuta a cause cardiache entro un’ora dall’inizio dei sintomi acuti, è una delle cause principali di mortalità nell’emisfero occidentale. I termini di “morte improvvisa cardiaca” (Mic) ed “arresto cardiaco” (Ac) sono correntemente impiegati in letteratura come sinonimi. Gli studi sull’argomento evidenziano un’incidenza di arresto cardiaco tra la popolazione variabile tra 0,25/anno ogni 1000 abitanti (Brianza) e 0.98/anno ogni 1000 abitanti (Maastricht); lo studio Ace riporta una incidenza variabile tra 0,36 e 1,28/1000 abitanti/anno. Le linee guida Aha (American Heart Association) indicano come i progetti di defibrillazione precoce sul territorio siano efficaci se i defibrillatori vengono collocati in zone ove vi sia alta probabilità di utilizzo almeno una volta all’anno (ogni 1000 abitanti) e non vi sia la possibilità di avere in meno di cinque minuti un mezzo di soccorso avanzato. Appare inoltre fondamentale la formazione della maggior parte della popolazione possibile, così da avere a disposizione sia personale sanitario che volontari “laici” in grado di effettuare la defibrillazione sul territorio. Il rischio di arresto cardiaco cresce in maniera esponenziale con il progredire dell’età; prevale nettamente nel sesso maschile con un rapporto 5 a 1, ma dopo i 65 anni di età la differenza si attenua fino a scomparire. Dall’analisi della letteratura scientifica si evidenzia che circa il 50% degli arresti cardiaci si verifica a domicilio, il 33% sul posto di lavoro, il 12% per strada, il 5% durante attività ricreative. Purtroppo, questo evento drammatico può colpire anche persone molto giovani, in particolar modo durante l’attività sportiva, motivo per cui è ad oggi fondamentale che tutte le strutture sportive siano dotate di defibrillatori semiautomatici. La più frequente causa di arresto cardiaco è la fibrillazione ventricolare (85%), seguita dall’asistolia (10%) e dalla dissociazione elettromeccanica (5%).

Il successo del trattamento è legato alla tempestività dell’intervento: ancora oggi si stima che più del 90% dei pazienti non sopravvive a causa della distanza dai mezzi di soccorso. Dalla letteratura si evince inoltre che ogni minuto di ritardo nel somministrare la scarica elettrica riduce del 5-10% le possibilità che il cuore riprenda il suo ritmo regolare. Nelle comunità dotate di programmi di fibrillazione precoce extraospedaliera si registrano incrementi nei tassi di sopravvivenza, come riportato nello studio condotto nella Contea di King County, nello stato di Washington (Usa), ove il tasso di sopravvivenza dei pazienti con arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare ha subito un incremento dal 7% al 26%, o come nelle aree rurali dello Iowa (Usa) in cui tasso di sopravvivenza per le stesse cause è passato dal 3 al 19%. I dati relativi alle morti cardiache improvvise nel nostro Paese sono ancora drammaticamente elevati: 60mila circa ogni anno, il 30% delle quali sul luogo di lavoro e principalmente dovute alla fibrillazione ventricolare, una grave aritmia cardiaca risolvibile solo applicando tempestivamente una scarica elettrica al cuore per mezzo di un Dae. Ogni anno, in Italia, muoiono circa 60mila persone in conseguenza a un arresto cardiaco, ad insorgenza spesso improvvisa e senza alcun sintomo premonitore. Le possibilità di salvezza e di prevenire le conseguenze neurologiche permanenti dipendono dalla rapidità e dall’efficacia delle procedure di soccorso.



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