Sta diventando un vero e proprio caso quello del cinema Pendola a Siena. La storica sala di via San Quirico è infatti ormai chiusa forzatamente dal giugno 2023, a causa della necessità di eseguire dei lavori di adeguamento e di sicurezza, in particolare per una porta di sicurezza. Lavori che sono in capo alla partecipata del Comune ASP Città di Siena (proprietaria del fondo) ma che a distanza di quasi un anno dalla chiusura non sono ancora stati eseguiti. Il progetto è pronto, i fondi ci sono e sembra anche essere stata individuata la ditta, ma del cantiere ancora non c’è traccia, per quelli che sarebbero lavori relativamente brevi e non di particolare impatto.
Il risultato è che il cinema è chiuso e ha perso la stagione invernale e rischia di perdere anche la prossima perchè le stime delle tempistiche sull’inizio degli interventi sono per il prossimo autunno, ma non ci sono comunque ancora certezze. La cooperativa Nuova Immagine che gestisce il cinema è in forte difficoltà, non producendo incassi da mesi, con due dipendenti e alcuni collaboratori e tecnici che non percepiscono lo stipendio, senza contare i costi a carico e i fornitori.
Il sindaco Nicoletta Fabio è conoscenza della situazione e ha rassicurato di avere a cuore le sorti dello storico cinema, ma se le cose andranno ancora per le lunghe c’è il concreto rischio di perdere un prezioso luogo di cultura per la città e provocare un grave disservizio alla cittadinanza, ai giovani e agli universitari, stante la scarsa offerta di cinema in città (da 7 che erano un tempo oggi sono 3, distribuiti in piccole sale).
Senza contare che il Pendola vanta la sala più capiente della città utilizzata anche per convegni, incontri con le scuole ed eventi. Per cercare di superare l’impasse alcuni affezionati e fruitori del cinema stanno pensando a una raccolta firme, e già circolano degli volantini ironici che sollecitano il Comune (Asp) a far partire quanto prima gli attesi lavori.
Della situazione se ne parlerà anche in Consiglio comunale, nella seduta del prossimo 30 aprile. La consigliera del Pd Gabriella Piccinni ha presentato infatti una interrogazione per avere lumi sulla questione, chiedendo se almeno per settembre la storica sala potrà riprendere con le proiezioni e la regolare programmazione.