Siena: caso Sigerico, Tucci: "Non abbiamo evidenziato irregolarità”

Durante il Consiglio Comunale di oggi l’assessore alle partecipate ha risposto all’interrogazione dei gruppi Pd, Gruppo Misto, Castagnini Sindaco, Siena Sostenibile e Per Siena

Di Redazione | 17 Ottobre 2024 alle 16:05

A oggi non abbiamo alcuna evidenza di irregolarità o violazioni di leggi, statuti o regolamenti, per cui non ravvisiamo la necessità, al momento, di assumere iniziative particolari”. Così l’assessore alle partecipate del Comune di Siena, Enrico Tucci, ha risposto, durante il Consiglio Comunale di oggi, giovedì 17 ottobre, all’interrogazione dei gruppi Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni, Luca Micheli e Anna Ferretti), Gruppo Misto (Fabio Pacciani), Castagnini Sindaco (Massimo Castagnini), Siena Sostenibile (Monica Casciaro) e Per Siena (Vanni Griccioli) in merito ai cambiamenti organizzativi e alla nuova assunzione di un dirigente agli affari generali in Sigerico Spa.

I fatti riportati – ha spiegato Tucci – sono stati in gran parte chiariti nel corso dell’audizione del presidente e del direttore generale di Sigerico Spa da parte della Commissione consiliare garanzia e controllo, ma conveniamo sulla opportunità di parlarne nella sede del Consiglio Comunale. Sono stati comunque portati all’attenzione dell’assessore e del Sindaco dopo le prime notizie apparse sulla stampa, in quanto l’amministrazione rispetta l’autonomia di Sigerico Spa, se pur controllata al cento per cento dal Comune di Siena”.

“In realtà – ha aggiunto l’assessore – sono previste nell’organico di Sigerico Spa due figure dirigenziali dal 2019 e, a quanto ci risulta, all’epoca Leonardo Tafani era direttore della Polisportiva Mens Sana. Chi opina sulla necessità di Sigerico Spa di dotarsi di due figure dirigenziali dimostra quantomeno una superficiale conoscenza delle molteplici attività svolte dall’azienda, che ovviamente necessitano di un forte presidio dirigenziale. Sigerico è un’azienda con novanta dipendenti: nasce con la mission di gestire parcheggi, risalite, bagni pubblici, e la riscossione dei tributi comunali. Ma non solo. Tanto è vero che negli anni ha visto un notevole incremento delle sue attività, con l’affidamento della gestione di trenta dipendenti del Santa Maria della Scala, esercitanti le funzioni di guardiani, sorveglianza, servizi e biglietteria. L’azienda gestisce direttamente l’Ostello delle Balie del Santa Maria della Scala (e qui ritroviamo il legame con l’Arcivescovo di Canterbury) e del tutto recentemente sono stati affidati la gestione dei passi carrabili e il galoppatoio. Ricordiamo incidentalmente che l’assunzione delle due figure dirigenziali comporta, rispetto alla situazione pre-esistente, un contenimento dei costi di circa 50mila euro. Per quanto riguarda Tafani, ci risulta che abbia comunicato al cda le sue dimissioni da Presidente via pec in data 11 settembre. Le dimissioni sono state accolte dal cda nella seduta del 19 settembre 2024”.

“Le procedure seguite dal cda di Sigerico Spa – ha proseguito Tucci – in questa vicenda sono state ritenute congrue da eminenti studi legali su tutti i punti sollevati dagli interroganti, per cui, fino a prova contraria, devono essere ritenute corrette e tali noi le reputiamo. Sulla nomina del responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza possiamo comunicare che è stata nel frattempo effettuata nella persona di Lorella Cateni. Teniamo a precisare però che nel sito era già presente il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e che comunque l’osservanza di questi principi nell’ambito della selezione a evidenza pubblica effettuata per la individuazione delle figure dirigenziali era assicurata dal Rup e dalla commissione, peraltro di grande livello, nominata dal cda”.

La consigliera Giulia Mazzarelli del gruppo Pd, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “assolutamente non soddisfatta. Sigerico è la società partecipata dal Comune più importante, è partita dai parcheggi e si occupa adesso dei più svariati servizi. Sta crescendo. Si dovrebbe discutere a lungo, e questa non è la sede, sulla formulazione giuridica di ‘società in house’. Una cosa però è sicura, anche se il Comune si difende dietro ai pareri e revisori legali o alla forma giuridica della società. Ci è stato detto, anche nella Commissione garanzia e controllo, che né il segretario generale, né la sindaca sarebbero coinvolti e responsabili. Questo però a nostro avviso, non può e non dovrebbe significare che il Comune rinunci completamente al suo ruolo di garanzia e controllo dell’operato della società, proprio in virtù del fatto che è socio unico. Inoltre, non è a nostro parere accettabile che l’amministrazione, si approfitti di questo per giocare ad una sorta di nascondino o di scaricabarile per cui attualmente l’accaduto è continuamente minimizzato e c’è un rimpallo di responsabilità. Il Comune si è dotato di un codice etico e ha tutti gli strumenti necessari che ricordava anche l’assessore per controllare e vigilare su trasparenza, regolarità e leicità del proprio operato. In questo momento si lava le mani e banalizza una vicenda paradossale e profondamente ingiusta. Non rientro nel merito delle vicende giudiziarie che faranno il proprio corso, anche perché questo è compito della magistratura. Ciò che è grave e che vogliamo in questo momento stigmatizzare, riguarda il fatto che, come evidente, seppure in questo imbarazzante gioco del rimpallo, il Comune ai nostri occhi è di fatto responsabile perché non ha fatto nulla, per ostacolare fermare o modificare una procedura del tutto anomala. In palese violazione di qualsiasi codice etico e di buona condotta, che dovrebbe essere alla base dell’operato di ogni ente pubblico è altrettanto evidente che di fronte alla collettività dovrà assumersi la responsabilità di un’azione che ha dei costi, nonostante il risparmio di cui si è parlato perché proprio a causa della sua palese ed evidente anomalia eventuale irregolarità, si è dovuto chiedere, ad esempio, il parere di tre sindaci revisori, che sono stati pagati dal Comune e quindi dai cittadini. Ci dichiariamo non solo insoddisfatti, ma esterrefatti di fronte a un’amministrazione che per il semplice puro diletto di gestire il potere fine a se stesso è più preoccupato di utilizzare una società pubblica come un poltronificio, piuttosto che vigilare che questa società porti avanti gli interessi della collettività con l’oculatezza e grande responsabilità, in ottica anche di una migliore razionalizzazione dei costi, piuttosto che disperdere soldi pubblici dei contribuenti. Concludo di evidenziando una possibile contraddizione quando la Sindaca parla di buon governo, organizza eventi giustissimi sull’etica e sulla legalità quando poi ci sono azioni di cui discutiamo, in un palese contrasto con qualsiasi principio, etico e morale: quindi all’organizzazione degli eventi dovrebbero seguire anche azioni. Tutto questo non ci rallegra affatto. Avremmo preferito complimentarci per qualcosa di positivo. Siamo amareggiati di fronte prima al silenzio durato mesi e ora di fronte a questa continua banalizzazione dei fatti in attesa, secondo me, che siano ricoperti dalla polvere e che tutto contiene come se niente fosse. Credo che la città si aspetti qualcosa di meglio e non sarei stupita se anche il vostro stesso elettorato fosse deluso”.



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