Si intitola “50 di noi” ed è la pubblicazione con cui il Valdimontone ha voluto celebrare il ragguardevole traguardo raggiunto dal giornalino di contrada, “Pochi ma buoni”, che ha festeggiato il mezzo secolo di vita. Il piccolo volume, con la copertina affidata ad Andrea De Bernardi, ripercorre la storia e l’evoluzione di quello che nacque (nel giugno del 1974) come un ‘foglio rosa’ periodico che raccoglieva semplicemente le notizie dei montonaioli e che è diventato negli anni una testata contradaiola a tutti gli effetti.
“Nel corso degli anni ci siamo chiesti più volte se valesse veramente la pena di continuare ad andare in stampa – ha spiegato Monica Ciabatti, che ha coordinato il lavoro di “50 di noi” – perché ormai si legge tutto online e il cartaceo si usa poco, ma anche perché, soprattutto dopo il Covid, i costi sono lievitati e la realizzazione del giornalino incide abbastanza sul budget. Per realizzare questa pubblicazione abbiamo fatto un viaggio a ritroso nel tempo ed è lì che abbiamo trovato il senso del giornalino. Abbiamo ritrovato notizie che oggi ci fanno ridere, ma che danno la misura di quella che era la sua vera essenza, come quella del ragazzo che partiva militare e la contrada che gli esprimeva la sua vicinanza”.
E’ stato come leggere il diario intimo della contrada dove vengono appuntate tutte le notizie che altrimenti andrebbero perdute, quelle che raccontano la vita quotidiana e lo spirito di appartenenza alla contrada stessa”, ha aggiunto Monica Ciabatti.
Un viaggio insomma tra memoria e futuro, facendo ricorso anche a strumenti informatici per rendere il giornalino più moderno ed accattivante per i giovani, come l’inserimento del Qr code e le versioni audio di alcuni articoli.
“Abbiamo anche raccontato la storia del sito internet della contrada. Noi siamo stati i primi a metterlo online grazie a Michele Santillo, un informatico che per lavoro fu “esiliato” in Brasile per qualche anno e che, per sentirsi più vicino al suo Montone, cominciò a lavorare al sito appunto, insieme a Luigi Bracci che all’epoca si occupava del protettorato. Da lì è partito tutto. All’interno del volume poi c’è anche un allegato, la ristampa della pubblicazione che fu fatta in occasione del ventennale del giornalino “Pochi ma buoni” e che si intitolava “Schegge”: in sostanza una raccolta degli articoli più divertenti, compresi quelli delle vittorie del 1986 e del 1990”.