Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di giovedì 20 marzo, ha approvato la proposta di delibera relativa alla presa d’atto dell’acquisizione dell’arco di Fontegiusta al patrimonio comunale per accessione, ai sensi dell’articolo 934 del Codice Civile. L’atto, illustrato dall’assessore al patrimonio del Comune di Siena Massimo Bianchini, è stato approvato all’unanimità dai 28 consiglieri presenti.
In particolare il Consiglio ha deliberato “di prendere atto dell’acquisizione dell’arco di Fontegiusta al patrimonio comunale per accessione ai sensi dell’articolo 934 del Codice Civile, riconoscendo la piena titolarità del bene in capo al Comune di Siena” e “di riconoscere il valore storico dell’opera, evidenziando che la sua costruzione fu commissionata dalla Compagnia di Fontegiusta per abbellire l’accesso alla chiesa omonima, e che il tratto di strada tra l’arco e la chiesa fu successivamente donato dalla Compagnia al Comune di Siena”. Inoltre viene dato “mandato agli uffici competenti affinché aggiornino la documentazione catastale e patrimoniale del Comune, formalizzando l’inserimento dell’arco di Fontegiusta tra i beni immobili comunali” e, infine, “ garantire la tutela, la manutenzione e la valorizzazione dell’Arco, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali”.
“L’arco di Fontegiusta – si legge nelle premesse -, situato in via Camollia, fu costruito nel 1589 dalla Compagnia di Fontegiusta con l’obiettivo di valorizzare la facciata della chiesa della Compagnia di Fontegiusta situata al termine della strada. L’arco, interamente in laterizio con base in pietra, rappresenta uno degli esempi più significativi del tardo manierismo senese. Presenta un’arcata a tutto sesto incorniciata da lesene in laterizio, sovrastata da una fascia con iscrizione che riporta la data di costruzione AN.DO. MDLXXXIX. L’elemento architettonico più distintivo dell’arco è il fastigio di coronamento, caratterizzato da una nicchia centrale riquadrata da lesene e sormontata da un timpano triangolare spezzato con due volute laterali”. La scheda relativa all’arco del catalogo generale dei Beni Cultirali pubblicata dall’Istituto Centrale del Ministero della cultura riporta come condizione giuridica “proprietà Ente pubblico territoriale”.
L’atto approvato afferma che “rilevato che il responsabile dell’Archivio Storico comunale, interpellato per la questione, ha effettuato una ricognizione della documentazione inerente il monumento dalla quale emerge tra l’altro che ‘Un documento risalente al 1800 certifica che il privato Giovanni Martinucci ottenne dalla Comunità Civica la concessione della facoltà di appoggiare la propria fabbrica danneggiata dal terremoto all’arco’. Tale diritto fu rilasciato con l’autorizzazione del Provveditore di strade e fabbriche del Comune, l’ufficiale che all’epoca aveva la competenza amministrativa su tutti i lavori edilizi della città e sul rilascio dei permessi. Ciò certifica che già in quel momento il Comune, pur avendo riguardo perché il cittadino chiedesse ‘l’appoggio a chi si appartiene’, intervenisse a tutela del bene, considerandolo di fatto una struttura monumentale di pubblico interesse”. Il documento informa anche che “le ricerche effettuate non hanno prodotto alcuna documentazione che ratificasse il passaggio di proprietà dalla Compagnia al Comune di Siena dell’arco” e dà atto che “il Priore della Compagnia di Fontegiusta ha comunicato a questa amministrazione, con nota del 13 febbraio 2025, che la Compagnia stessa non vanta alcun titolo di proprietà o possesso sul monumento”. Ai sensi dell’articolo 934 del Codice Civile “qualsiasi costruzione esistente sopra o sotto il suolo appartiene al proprietario dello stesso, salvo diversa disposizione di legge o titolo” e dunque “il Comune di Siena assume formalmente la titolarità dell’arco di Fontegiusta al proprio patrimonio, garantendone la conservazione e la valorizzazione”.