Siena, continua la diminuzione dei medici di famiglia

Dal mese di dicembre 2020 ad oggi, a fronte del pensionamento di 6 medici di famiglia, soltanto in 2 casi c’è stata la sostituzione. I sindacati dei pensionati rilanciano la loro proposta di modifica della procedura in caso di cessazione.

Di Redazione | 1 Aprile 2021 alle 18:45

Siena, continua la diminuzione dei medici di famiglia

Permane la carenza di medici di famiglia sul territorio senese. All’inizio del mese di febbraio CGIL, CISL e UIL di Siena si sono fatti promotori, insieme ai sindacati dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL, di una proposta per la modifica della procedura attualmente adottata dalla ASL in caso di cessazione dell’attività da parte dei medici di famiglia.

“Lo scopo della nostra richiesta si fonda non solo sulla semplificazione degli obblighi in capo ai cittadini, oggi avvertiti solo una settimana prima che il proprio medico chiuda l’ambulatorio, – spiegano i sindacati dei pensionati – ma anche sull’amara considerazione della riduzione del numero dei medici operanti sul territorio provinciale, passati dal 2012 al 2020 da 207 a 180. Anche nel 2021 continua la diminuzione dei sanitari: dal mese di dicembre ad oggi, a fronte del pensionamento di 6 medici di famiglia, soltanto in 2 casi c’è stata la sostituzione con l’ingresso di nuovi dottori ad esercitare la professione, per gli altri 4 non vi sarà ed i loro assistiti dovranno scegliere tra i medici già presenti nell’ambito locale”.

“Ciò è avvenuto perché la ASL Toscana Sud Est non ha dichiarato la ‘zona carente’ – spiegano SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL – senza obbligare all’emanazione di un bando per un nuovo medico di medicina generale. Non si comprende perché a volte l’interesse della categoria dei medici sovrasti quello dei tanti cittadini-pazienti, visto oltretutto che per le casse pubbliche avere nell’ambito territoriale un numero di medici più alto non comporta alcun ulteriore onere. Queste ultime vicende sui mancati subentri di nuovi medici a seguito di pensionamenti di altri mette in evidenzia, se ce n’era bisogno, l’urgenza che si vada celermente alla modifica della procedura in vigore, considerato tra l’altro che molti medici nei prossimi anni cesseranno per raggiunti limiti di età”.

“Diverse associazioni ed enti locali hanno già dato la loro adesione alla proposta – concludono i sindacati dei pensionati – e quindi sollecitiamo coloro che ancora non l’hanno fatto a sottoscriverla al fine di presentarla alla Regione Toscana nel corso del mese di aprile”.



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