Siena, da oggi illuminato il giardino di via Campansi e l'antico fortino delle donne senesi

Nel giardino 4 nuovi punti a Led in grado  di esaltare maggiormente il contesto storico-urbanistico, per il fortino sorgenti led con temperatura di colore adeguata riattivando la postazione da tempo disattivata

Di Redazione | 21 Giugno 2021 alle 21:31

Siena, da oggi illuminato il giardino di via Campansi e l'antico fortino delle donne senesi

“Finalmente – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese – anche il giardino di via Campansi è dotato di illuminazione, cosi da renderne sicura la fruizione anche durante le ore serali, così come è stato nuovamente illuminato il Fortino delle donne senesi.

Il giardino è stato, infatti, fino ad oggi  sprovvisto di un’illuminazione dedicata visto che gli unici punti luce erano costituiti dalle lanterne poste lungo la via e che non riuscivano a garantire una buona visibilità per le alberature presenti nell’area. Per questo l’amministrazione ha provveduto, tramite Citelum, la ditta che gestisce per conto del Comune l’illuminazione pubblica della città, all’installazione di 4 nuovi punti a Led su pali alti 5 metri che hanno, come ha informato l’assessore “le stesse caratteristiche di quelli recentemente posizionati nel giardino degli Orbachi, così da rendere omogenea l’impiantistica collocata nel centro cittadino”. Luce calda, del tipo cut-off, in grado  di esaltare maggiormente il contesto storico-urbanistico”.

Costo dell’intervento 6.330 euro oltre Iva. Insieme al giardino di via Campansi è stato anche nuovamente illuminato, per un costo di 1600 euro più Iva,  l’antico Fortino delle donne senesi in via Biagio di Montluc, anche in questo caso con istallazione di sorgenti led con temperatura di colore adeguata riattivando la postazione da tempo disattivata e che “aveva reso il luogo pericoloso e mal frequentato durante le ore notturne.  Nuova luce –ha detto Pugliese – per un luogo di rilievo storico, realizzato, su progetto del famoso architetto senese Baldassarre  Peruzzi, come ulteriore protezione alla Repubblica di Siena”.



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