Siena, da oggi una via intitolata al 113° Reggimento di Fanteria di linea francese

Lunedì il racconto della giornata nella trasmissione Il Punto su Siena Tv

Di Simona Sassetti | 15 Marzo 2025 alle 19:00

Lo slargo sotto il Ponte della Vecchia, ai piedi della Fortezza Medicea a Siena, da oggi è intitolato al 113° Reggimento di Fanteria di linea francese. Una pagina di storia poco conosciuta, ma profondamente legata al territorio senese. “Con l’intitolazione di “Largo 113ème Régiment d’Infanterie de Ligne Francese” abbiamo ricordato l’unità militare napoleonica composta in gran parte da giovani toscani, tra i quali molti senesi, che tra il 1808 e il 1814 prese parte a campagne in tutta Europa”. Per il sindaco Nicoletta Fabio si tratta, infatti, di  “un gesto che non celebra un singolo personaggio dell’epoca, ma i tanti ragazzi della nostra regione e anche della nostra città che vissero quegli eventi in prima linea.  Confesso che non ero così consapevole dell’esistenza di questo reggimento – aggiunge –  e soprattutto della presenza toscana e senese al suo interno. E quindi credo che l’idea che ci è stata proposta a suo tempo di intitolare a questi giovani caduti una nostra via, una nostra strada e un nostro un nostro luogo, sia un modo anche per recuperare la memoria di una pagina che non è così nota e così frequentata dai senesi stessi”.

Sono quasi 500 i senesi che vi prestarono servizio, ed è per questo che il  reggimento ha chiesto ed ottenuto dal Comune questa intitolazione.  A volerla è stata l’Associazione Storico-Culturale “113ème Régiment d’Infanterie de Ligne Francese”, su iniziativa di Antonio Sanò. “Ci sono delle statistiche ormai consolidate che evidenziano come tantissimi toscani e tantissimi senesi del dipartimento dell’Ombrone, di cui Siena era capoluogo,  negli anni dell’Impero napoleonico – spiega –  prestarono servizio nel reggimento”. Una intitolazione che ha aggiunto un pezzo storia e memoria alla nostra città.

 

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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