Una mattinata diversa in Piazza del Campo a Siena. Il personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena ha preso parte, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pubblica Assistenza di Siena, ad una serie di esercitazioni di salvataggio e soccorso sia dalla Torre del Mangia che all’interno dei sempre più frequentati Bottini.
“Una triplice esercitazione oggi qui in Piazza del Campo – spiega il Vicecomandante del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena Domenico Carriero – perché siamo riusciti a far partire un’esercitazione per quanto riguarda i Bottini in cui simuliamo sia un malore da parte di un turista all’interno, e quindi viene portato fuori direttamente dagli operatori sanitari, sia un altro scenario simulando una fuga di gas o di un monossido per il quale interveniamo noi, vigili del fuoco, con gli auto-protettori che ci creano difficoltà visti gli ambienti abbastanza angusti. Mentre per quanto riguarda la Torre, facciamo una doppia simulazione. La prima per l’evacuazione di un turista che, o si è sentito male o ha avuto un infortunio in cima, quindi viene trasportato internamente. Viene utilizzata una barella particolare, abbastanza malleabile nell’utilizzo, e che quindi può essere trasportata anche in verticale. La seconda, che è un po’ più scenografica, è quella di calare il paziente dalla parte esterna dei merli della Torre. in questo caso è quando paziente ha una stazza piuttosto importante e quindi non si riesce a farlo passare attraverso i cunicoli della parte interna, ma deve essere trasportato esternamente”.
Una serie di simulazioni spettacolari, soprattutto quella riguardante l’infortunato che è stato calato lungo la parete esterna della Torre su Via Salicotto. Occhi puntati in alto per i tanti passanti che, con il fiato sospeso, hanno atteso la fine della discesa. Esercitazioni fondamentali per gli operatori per rispondere presente al momento dell’emergenza.
“Sono esercitazioni che noi seguiamo mensilmente perché sono fatte dal personale SAF (speleo alpino fluviale) che è esperto in questi tipi di manovre – continua l’ingegnere Carriero -. Loro fanno dei corsi particolari e poi devono fare dei retraining mensili per poter essere ritenuti idonei al servizio e per poter fare questo tipo di manovre. È già capitato che dalla Torre si sia dovuto trasportare internamente una persona, ma lo facciamo anche in altre parti della città, ad esempio con l’Opera Metropolitana. Un paio di mesi fa infatti siamo riusciti a portare fuori una persona che si era sentita male all’interno della Porta del Cielo“.