Un dipendente della Biblioteca Comunale di Siena è finito a processo con l’accusa di violenza sessuale – ipotesi lieve – per aver messo in atto dei comportamenti molesti a danno di un ragazzo minorenne al tempo dei fatti, febbraio 2022: abbracci, toccamenti, battute a sfondo sessuale ed atteggiamenti che hanno profondamente turbato il giovane che svolgeva un tirocinio interno a un progetto scuola lavoro, abbandonato dopo una settimana, tanto che si è dovuto rivolgere a cure specifiche per affrontare il trauma subito. Stando alla denuncia presentata dai genitori, il ragazzo avrebbe raccontato loro di essere stato oggetto di apprezzamenti fisici e toccamenti anche nelle parti intime, da parte dell’uomo che lavorava alla portineria.
Oggi pomeriggio in aula davanti al presidente Simone Spina hanno sfilato alcuni testimoni, tra cui appunto i genitori del giovane, oggi maggiorenne, i colleghi di lavoro dell’uomo e due specialisti che hanno avuto in cura la parte offesa. E che hanno riferito di come il ragazzo abbia subito un trauma che l’ha portato a rimanere sconvolto ed essere più schivo, spaventato e chiuso davanti a certi argomenti. La vicenda sarà ulteriormente chiarita nel corso del processo dal momento che una collega tutor del ragazzo non ha confermato di aver mai visto l’imputato toccare il minore in zone erogene ma ha solo asserito gli atteggiamenti un po’ fastidiosi e “affettuosi” dell’uomo, e la stessa vittima non avrebbe specificato i palpeggiamenti in zone intime quando fu sentito in incidente probatorio.
L’uomo alla sbarra risulta già condannato per un simile episodio nel 2020, avvenuto sempre in biblioteca, ma è stato trasferito dalla stessa in seguito ai fatti del 2022. Il Comune, come raccontato dal padre del ragazzo, si è scusato con la famiglia dopo la vicenda spiegando che il dipendente non doveva essere all’accoglienza della biblioteca e che sarebbe stato allontanato.