Domani, 14 gennaio 2025, verranno collocate a Siena sette Pietre d’Inciampo. L’istallazione è stata promossa dalla Comunità Ebraica di Firenze con la Sezione di Siena in collaborazione con il Comune di Siena.
Questo progetto che coinvolge tutta l’Europa nasce nel 1990 con l’artista tedesco Gunter Demnig, ed arriva a Siena per la seconda volta con lo scopo di ricordare le vittime dello Shoah che non hanno fatto più ritorno dai campi nazisti.
Le prime Pietre d’Inciampo a Siena erano state posate nel 2015 in via Fiorentina in ricordo di Rav Augusto Hasdà e di sua moglie Ermelinda Segre arrestati il 6 novembre 1943 e deportati ed uccisi ad Auschwitz. La posa delle nuove pietre avverrà alla presenza dell’artista Gunter Demnig in diverse strade della città.
In Via della Diana 35 per Ubaldo Belgrado, in Pian dei Mantellini 22 per Gina Sadun Nissim, Graziella Nissim e Marcella Nissim, in Via Stalloreggi 89 a memoria di Ernesta Sadun Brandes, in Viale Cavour 142 in ricordo di Gino Sadun ed Adele Ayò Sadun. I piccoli blocchi di pietra ricoperti di ottone lucente, saranno collocati davanti alle porte delle case da dove le persone sono state prelevate per essere deportate ad Auschwitz.
La storia
Nei primi giorni di novembre del 1943 a due settimane di distanza dalla grande retata di Roma, la stessa unità mobile tedesca arrivò in Toscana, colpendo contemporaneamente Firenze, Siena e Montecatini, arrestando e deportando centinaia di vittime. A Siena nella notte tra il 5 e il 6 novembre circa venti cittadini ebrei vennero prelevati dalle loro abitazioni da militi fascisti sotto la supervisione dei reparti tedeschi. Vennero condotti alla Caserma La Marmora in Piazza d’Armi e il giorno seguente trasferiti con mezzi militari a Firenze. Da qui con un treno merci giunsero a Bologna e dopo un interrogatorio alcuni di loro furono rilasciati perché ebrei “misti”. Per tutti gli altri si riaprirono i portelloni del convoglio n.3 che arrivò ad Auschwitz il 14 novembre 1943.
Cosa sono le Pietre d’inciampo
Le Pietre d’inciampo sono un progetto realizzato dall’artista berlinese Gunter Demnig che a partire dal 1996 ha collocato nel tessuto urbano e sociale delle città europee una memoria diffusa di tutte le vittime della deportazione nei campi di concentramento e sterminio nazisti. Il progetto è iniziato nel 1990 a seguito di una discussione con una donna di Colonia, che negava la deportazione di oltre mille sinti dalla sua città da parte del Reich. Scosso da quell’episodio, Demnig decise di agire attivamente adoperandosi per portare avanti la memoria di ogni singolo deportato. Le pietre hanno lo scopo di far inciampare in senso figurato le riflessioni dei passanti vicino all’opera, costringendoli a ricordare il motivo per il quale i sampietrini si trovano proprio lì. Oggi le Pietre d’Inciampo di Gunter Demnig si trovano in 26 paesi europei raggiungendo un totale di oltre 80.000. In Italia il progetto ha preso campo a partire dal 2010 a Roma. Al momento sono presenti oltre 2.378 pietre in 290 diversi Comuni d’Italia. per maggiori informazioni: Stolpersteine Pietredinciampo comunepietre-inciampo