Siena e Bernalda unite nel nome di San Bernardino. L’assessore alla sanità, servizi informatici e sviluppo digitale, giustizia paliesca del Comune di Siena Giuseppe Giordano nei giorni scorsi ha visitato ufficialmente la città di Bernalda, in Basilicata, per portare il saluto del Comune di Siena e del sindaco Nicoletta Fabio in occasione della Festa del patrono dedicata a San Bernardino da Siena. Giordano è stato accompagnato dal gonfalone del Comune di Siena, dai rappresentanti della Polizia Municipale Matteo Cappelletti e Giuseppe Fontana e dal gonfaloniere Paolo Agricoli. Bernalda, cittadina della provincia di Matera che è gemellata con Siena dal 1980 e ha celebrato San Bernardino nella settimana dal 16 al 23 agosto.
“Il patto di amicizia tra la città di Bernalda e la città di Siena – ha detto Giordano nel suo intervento ufficiale durante la settimana di celebrazioni – dura da quarantatrè anni. Un patto forte perché nasce dal monogramma YHS: Iesus Hominum Salvator, con cui Bernardino propagò la devozione al santo nome di Gesù”. Nel suo intervento l’assessore ha ricordato la figura del Santo, nato a Massa Marittima nel 1380 dalla famiglia aristocratica degli Albizzeschi e cresciuto a Siena dopo essere rimasto orfano. Bernardino ha venti anni quando decide di lasciare gli studi di diritto per assistere i malati di peste, dalla quale anche lui fu contagiato riuscendo a guarire. Una guarigione che Bernardino aveva interpretato come un miracolo e che lo spinse a prendere i voti nell’Ordine dei Frati Minori dopo essersi disfatto di tutte le sue ricchezze.
“E’ un saluto che porto con particolare commozione e fierezza – ha aggiunto ringraziando il sindaco di Bernalda Domenico Raffaele Tataranno per la sua ospitalità – da figlio di questa terra, accolto dalla città di Siena nella quale vivo dalla metà degli anni ‘80”. Giordano ha poi ricordato la figura del Santo e la sua attività di predicatore nell’Italia Centro Settentrionale che “determinò un deciso rinnovamento per la Chiesa e per il movimento francescano. Il suo rigore e la sua fermezza sono ben rappresentati nella statua che a lui dedicata qui in Bernalda vicino la Chiesa Madre”. Ricordando le quattro grandi virtù individuate da San Bernardino e cioè efficienza, responsabilità, laboriosità, e assunzione di rischio Giordano ha sottolineato che “è su queste virtù che dobbiamo poggiare con rinnovata energia le basi del patto di amicizia tra le nostre città”. “Un patto che deve portarci a ragionare come membri di un’unica comunità che travalica i confini delle nostre città – ha concluso l’assessore -. Una comunità che deve riuscire ad esaltare le peculiarità dei nostri territori, saper essere solidale ed in grado di creare valore. Dobbiamo farlo assumendoci il rischio delle nostre scelte, rendendo efficiente la nostra collaborazione nell’esclusivo interesse delle comunità che rappresentiamo, osservando i nostri ruoli con il più alto senso di responsabilità tanto nella vita pubblica che in quella privata, impegnandoci quotidianamente con la laboriosità che unisce i nostri popoli. Efficienza, responsabilità, laboriosità, assunzione di rischio. E’ quello che probabilmente San Bernardino ci chiederebbe ancora oggi”.