Ieri pomeriggio, presso il salone d’onore dell’arcivescovado, in piazza Duomo a Siena, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di val d’Elsa-Montalcino, ha accolto una delegazione del Sermig – arsenale della pace, guidata dal fondatore Ernesto Olivero.
Erano presenti anche il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, il Prefetto di Siena, Maria Forte, e il Procuratore della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, insieme a tutte le autorità civili e militari.
Per tale occasione è stata consegnata ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni la “Lettera alla coscienza”, manifesto dell’impegno civile del Sermig. Nella lettera, Olivero afferma che è “tempo di risvegliare la coscienza e capire che i piccoli possono fare cose grandi, ma occorre che torniamo a credere nella forza propulsiva del fare comunità. Occorre gente che abbia voglia di mettere l’io al servizio del noi, un’unica squadra al servizio di una grande visione”, che il “mondo si può cambiare”, perché “abbiamo dentro la forza interiore per farlo, una forza che ribolle e geme in noi” e che per fare nuovo il mondo “serve la debolezza dei giovani senza potere, i più poveri di tutti, i più sfruttati, perché Dio da sempre scommette sui piccoli. Dio ama senza misura il nuovo che i giovani portano dentro e sa che sono in grado di realizzarlo”.
Dopo la lettura della lettera da parte di due giovani, Olivero ha raccontato la storia dell’Arsenale della Pace, nato a Torino negli anni ’80 e ancora oggi modello di accoglienza. A seguire, è nato un dibattito molto proficuo fra le varie istituzioni presenti. Fra gli interventi, anche quello del Procuratore della Repubblica di Siena, Salvatore Vitello, il quale ha voluto portare il ricordo e la testimonianza della sua esperienza di giovane giudice a Torino, quando ha conosciuto l’Arsenale della Pace e un giovane Ernesto Olivero molto impegnato ad avviare la sua opera.
“È stato un vero piacere – ha dichiarato Lojudice – ricevere Ernesto Olivero, un uomo che da decenni porta avanti quotidianamente il proprio impegno nella promozione della pace. Un tema che è purtroppo sempre molto attuale, e per il quale è fondamentale il confronto e la condivisione fra tutte le istituzioni, proprio come avvenuto durante questo incontro. Ringrazio Olivero per la sua visita e per gli interessanti spunti che ci ha lasciato, così come tutte le autorità cittadine che sono intervenute che hanno reso questo momento prezioso”.