Una “bufala” in piena regola ma tanto è bastata ad allarmare molte persone e a creare un finto caso fra famiglie e contradaioli dell’Istrice, con la Contrada che adesso valuterà azioni legali. Tutto questo a causa di un voce falsa circolata rapidamente tra chat e messaggi, che riportava di un presunto focolaio Covid prodotto a seguito di una recente cena in società. “Sembra ci sia stata – è il messaggio circolato – una cena nell’Istrice con 22 persone in cucina tutte vaccinate, una si è ammalata di Covid e gli altri si sono ammassati a fare il tampone alla farmacia Minucci, sono risultati 18 positivi”.
La “notizia”, visto anche il momento che registra un aumento del contagio, ha ovviamente provocato il panico, ma piano piano ci si è resi conto di come fosse un’autentica bufala. In primis, nella cucina della Contrada non sarebbero mai state presenti 22 persone “questo numero non viene raggiunto nemmeno per la cena della prova generale” evidenzia il priore Emanuele Squarci “e poi non risulta che alla farmacia indicata si eseguono tamponi. Una notizia completamente inventata di sana pianta”.
Immancabile il tam tam fra i contradaioli e tante le telefonate arrivate al Priore, che ha dovuto negare e destituire di fondamento le voci interloquendo anche con gli altri onorandi Priori. Notevole è l’amarezza per quanto avvenuto: “Trovo sia stata una cosa altamente stupida, spero che il responsabile sia qualcuno di fuori dal mondo delle contrade, al contrario il gesto è da considerare doppiamente stupido – afferma il Priore – le Contrade non hanno bisogno di certi allarmismi, e su questi argomenti c’è ben poco da scherzare”.
In ogni caso la faccenda potrebbe non finire qui: domani è prevista una riunione di seggio alla presenza dei legali della Contrada, per valutare se presentare un esposto contro ignoti.