Siena, Fondazione Vismederi inaugura il palinsesto culturale col libro di Stefania Craxi "All'ombra della storia"

La senatrice di Forza Italia, oggi anche presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa, racconta il suo Craxi e le vicende della sua famiglia tra politica e affetti

Di Redazione | 17 Dicembre 2024 alle 16:00

“Nella mia famiglia la vita era indistricabile dalla politica. La politica era una signora che sedeva a tavola con noi e quindi sono stata anche una involontaria testimone di un pezzo di storia repubblicana. E da qui nasce questo libro All’ombra della storia”.

Un’involontaria testimone di un pezzo della storia repubblicana, si definisce così Stefania Craxi, figlia del celebre statista Bettino Craxi. La senatrice di Forza Italia, oggi anche presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa, racconta il suo Craxi e le vicende della sua famiglia tra politica e affetti nel suo libro All’ombra della storia presentato ieri sera all’Accademia dei Rozzi grazie all’iniziativa curata e organizzata dalla Fondazione VisMederi.

Romanzo autobiografico che raccoglie un insieme di dolci ricordi di una figlia che anche a distanza di anni non dimentica il pensiero e l’eredità di una cultura politica.

“Un uomo molto lungimirante che sapeva guardare avanti, come dovrebbe saper guardare avanti la buona politica – spiega Stefania Craxi, parlando del padre -. Io, durante questo mio incarico di presidente della Commissione Esteri Difesa del Senato, seguo una bussola culturale e storica che mio padre ha lasciato e penso che ci troviamo nel periodo storico più gravido di pericoli per l’umanità della seconda guerra mondiale. Quando si parla di politica estera bisogna parlarne con molta cautela, magari non solo utilizzando gli occhiali occidentali, ma cercando di capire società molto complesse come sono quelle di altri popoli”.

Presente all’iniziativa anche il Professore senese Patrizio Rigatti, chirurgo e urologo che operò Bettino Craxi in Tunisia.

Un incontro denso di significato perché dà il via al palinsesto culturale che Fondazione VisMederi ha messo a regime e che accompagnerà nei prossimi mesi i pomeriggi e le serate senesi all’insegna della divulgazione e dell’approfondimento.

“La Fondazione VisMederi spazia da attività di formazione e corsi di alta formazione, educazione alla ricerca scientifica, fino, a questo punto, anche alla cultura – spiega Sara Pugliese, Direttore Generale di VisMederi -. Questo è il primo evento formale per questo ambito della cultura e se si legge il libro si nota che non c’è tanto l’aspetto di presa di posizione ma è molto bello perché è una sorta di affresco della realtà di una realtà che è irripetibile. Poi per me ha un valore anche sentimentale, di famiglia, perché anche mio nonno era un appassionato socialista. Lui ha fatto due mandati in Consiglio Comunale a Grosseto nell’immediato dopoguerra, è stato partigiano, quindi tutto questo me l’ha raccontato quando ero piccolina. E rileggendolo con la consapevolezza di oggi, effettivamente mi ha emozionato particolarmente”.



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