Siena, Gandalf lascia il borgo di Gallena. Vivrà al Centro di Montaione

L'associazione Italian Horse Protection si è fatta carico del cavallo: "Gandalf trascorrerà la sua vecchiaia con il supporto delle nostre cure, vivendo libero com’è sempre stato”

Di Redazione | 23 Novembre 2024 alle 16:41

Siena, Gandalf lascia il borgo di Gallena. Vivrà al Centro di Montaione

Dopo oltre vent’anni, Gandalf, il cavallo bianco diventato famoso per essere rimasto l’ultimo abitante di Gallena, nella Montagnola senese, territorio del comune di Casole d’Elsa, ha lasciato il borgo abbandonato per andare a vivere nel Centro di recupero per cavalli maltrattati gestito da IHP (Italian Horse Protection) a Montaione, vicino a Firenze.

Gandalf, spirito libero, era l’unico del suo branco che aveva rifiutato di farsi prendere e portare via da Gallena quando gli eredi del proprietario del borgo hanno trasferito tutti i suoi compagni.

Una vita libera che però si è fatta troppo dura con il passare degli anni: Gandalf – questo il nome dato al cavallo dai cittadini di Siena Urbex, progetto fotografico rivolto alla documentazione dei luoghi abbandonati, che lo hanno trovato, magro e malato, scatenando un tam tam di appelli per salvarlo sui social network – aveva bisogno d’aiuto.

IHP – la prima associazione italiana di tutela degli equidi – se ne è fatta carico in modo tale da poterlo curare evitando però catture e spostamenti traumatici: Italian Horse Protection ha messo a disposizione professionalità e competenze uniche nel panorama della cura degli equidi, maturate in anni di gestione di cavalli provenienti da situazioni di abuso e maltrattamento.

“Gandalf è tutt’altro che un cavallo problematico – dice il presidente di IHP, Sonny Richichi -. E’ abituato alla libertà, come tutti gli animali dovrebbero essere. Ma è anziano e malato, perciò bisognoso di cure adeguate. Noi siamo assolutamente contrari alla privazione della libertà per i cavalli. Quindi abbiamo fatto in modo che Gandalf possa ricevere l’accudimento che gli serve ma continuando a vivere libero”.

Con ripetuti sopralluoghi, tanta pazienza e tanta professionalità, IHP ha avvicinato Gandalf che dopo qualche visita “per fare amicizia” si è lasciato mettere la cavezza e avvicinare dai veterinari per sottoporsi a visite ed esami: la diagnosi è stata “artrosi con anchilosi di entrambi i nodelli anteriori, capsulite cronica con calcificazioni distrofiche e deficit dell’apparato di sospensione dei nodelli anteriori con calcificazioni distrofiche di tendini e legamenti”.

Perciò, nella giornata di giovedì 21 novembre, è stato organizzato il trasporto di Gandalf da Gallena a Montaione: “Avevo abituato Gandalf a salire sul van, facendo esercizio nei giorni precedenti – spiega il presidente di IHP, Sonny Richichi -. E’ salito da solo, con calma, senza nessun trauma e nessuna costrizione, affrontando con serenità un momento per lui senz’altro storico. Abbiamo viaggiato insieme da Gallena a Montaione. Gandalf trascorrerà la sua vecchiaia con il supporto delle nostre cure, vivendo libero com’è sempre stato”.

IHP è un’associazione indipendente per la tutela dei cavalli e degli altri equidi. Accoglie e recupera equidi sequestrati per maltrattamento, che ospita nel suo Centro di recupero. Non riceve alcun finanziamento pubblico, né rimborsi dalle Procure per la custodia giudiziaria dei cavalli.



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