Prima udienza dibattimentale in Tribunale a Siena e prime schermaglie tra accusa e difesa per il procedimento nato dall’inchiesta “Hidden Partner”, la complessa inchiesta nata alcuni anni fa che ha sconvolto il mondo della ristorazione e dei bar di Piazza del Campo. Il processo contesta a vario titolo i reati di autoriciclaggio, corruzione, truffa, appropriazione indebita e reati tributari e coinvolge alcune società e, sempre a vario titolo, numerosi personaggi come il magnate kazako nel settore petrolifero Igor Bidilo, il deputato Fdi Salvatore Caiata, l’ex giudice della sezione regionale della Corte dei Conti della Toscana Vincenzo Del Regno, il presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi, ed altri 7 soggetti.
In aula dinanzi al collegio presieduto dal giudice Simone Spina c’è stato spazio per le questione preliminari, con i vari avvocati difensori che hanno sollevato un gran numero di eccezioni di natura tecnica, principalmente legate alla ritenuta indeterminatezza e genericità di alcuni capi di imputazione che eliderebbero il diritto di difesa, sulla nullità del decreto di citazione a giudizio, nonchè sulla inutilizzabilità e nullità delle intercettazioni telefoniche. Tutte tesi sostenute dalle difese nelle varie memorie depositate. Il procedimento riprenderà ad inizio ottobre, con i giudici che scioglieranno le riserve sulle varie tematiche sollevate, per quello che sarà un procedimento altamente tecnico e articolato, e sopratutto combattuto tra le parti: si sono già registrati i primi botta e risposta tra difese e Procura, col pm Siro De Flammineis che ha replicato alle varie questioni tecniche poste. Nel frattempo si registra la remissione delle querele da parte di Sielna e Bidilo nei confronti di Constantin Maxim e la moglie.