Siena, inseguiti e arrestati dalla Polizia tre presunti topi d'appartamento

Si tratta di tre uomini di 28, 38 e 61 anni residenti in Toscana e nel Lazio. Il Questore emette 3 provvedimenti di divieto di ritorno per 4 anni nei comuni di Siena e Monteriggioni

Di Redazione | 27 Marzo 2025 alle 10:46

Sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Polizia di Stato tre uomini, presunti autori di furti in appartamento, di 28, 38 e 61 anni residenti in Toscana e nel Lazio.

I tre, individuati dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura, mentre si aggiravano con fare sospetto nella zona nord della città, al confine con il comune di Monteriggioni, si sono dati alla fuga a bordo di un’autovettura poi risultata con targa clonata, tanto precipitosamente che hanno rischiato di investire uno degli agenti. Il poliziotto, per evitare di essere preso in pieno dalla macchina, si è buttato a terra, riportando una contusione alla spalla, con una prognosi di 7 giorni.

Dopo un rocambolesco inseguimento per alcuni chilometri da parte dei poliziotti in borghese, ai quali si sono aggiunti subito quelli delle volanti, i fuggitivi sono stati fermati e sottoposti a controllo: come intuito, all’interno dell’auto, nascondevano materiale da scasso (forbici, cacciaviti, torce, guanti in gomma) oltre a tre ricetrasmittenti ed uno spray al peperoncino, segni tangibili di come fossero venuti a Siena con il presumibile intento di svaligiare qualche abitazione.

Oltre a questo, sono stati trovati in loro possesso vari preziosi, che però non erano stati rubati a nessuno dei proprietari degli appartamenti all’altezza dei quali i tre erano stati intercettati.

Nelle abitazioni, infatti, gli agenti hanno verificato che erano state scardinate le porte di ingresso di tre appartamenti, senza che niente venisse asportato.

I 3 sono stati arrestatati nella flagranza dei reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e tentato furto aggravato in concorso, nonché denunciati per ricettazione e danneggiamento detenzione ingiustificata di arnesi da scasso, e già sottoposti a giudizio di convalida ad esito del quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Il Questore Ugo Angeloni, inoltre, ha emesso nei loro confronti la misura di prevenzione del divieto di ritorno a Siena e Monteriggioni per 4 anni, tenuto anche conto del fatto che non hanno legami con il territorio e sono residenti altrove.

Si rappresenta che il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e che, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.



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