Siena, la chiesa di S. Benedetto nuova sede della comunità cristiana indiana di rito malabarese

Messa presieduta dal cardinale Lojudice e concelebrata da 10 sacerdoti indiani tra cui il cappellano don Liyo e il responsabile nazionale CEI delle comunità di rito siro malankarese in Italia,

Di Redazione | 28 Ottobre 2024 alle 13:30

Siena, la chiesa di S. Benedetto nuova sede della comunità cristiana indiana di rito malabarese

Ieri pomeriggio, alle 15,30, con una solenne celebrazione presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e concelebrata da 10 sacerdoti indiani tra cui il cappellano don Liyo e il responsabile nazionale CEI delle comunità di rito siro malankarese in Italia, si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede della Comunità cristiana indiana di Rito Siro malabarese presso la chiesa dell’ ex monastero Benedettino in via San Benedetto a Siena. La comunità siro-malabarese è affidata a don Liyo, finora coadiutore pastorale a Sovicille e dal 1 novembre amministratore parrocchiale di Ulignano.

“La partecipazione di molte famiglie indiane – Don Doriano Giorgio Carraro, responsabile del servizio per la Pastorale dei Migranti dell’arcidiocesi – ha fatto ” toccare” la loro fede e l’attaccamento alla loro tradizione religiosa che ha le sue origini addirittura nella evangelizzazione nel 51 d. c. dell’Apostolo Tommaso. Offrire ai cristiani indiani una propria sede in cui ritrovarsi per le celebrazioni, la catechesi, momenti di amicizia , esprime ancora una volta l’apertura alla universalità e l’accoglienza della Chiesa di Siena”.

“Il Cardinale – aggiunge Don Doriano Giorgio Carraro – lo ha sottolineato bene non solo nella sua omelia, ma con tanti gesti di padre e pastore verso tutti i presenti, e in particolare verso i bambini e ragazzi a cui ha fatto tante domande e non fatto mancare le sue carezze. Ci auguriamo che queste famiglie indiane si sentano da una parte accolte per stare sempre più unite e identitarie nella loro tradizione religiosa ma accolte anche per sentirsi parte di una chiesa che ha bisogno di nuovi testimoni e di missionarietà e sinodalità, di reciprocità, di mutuo sostegno perché Gesù possa essere il Salvatore e la Vita Eterna per tutti”.

 



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