In una città come Siena che conta 15.003 cittadini che hanno superato i 65 anni e che sono quindi il 28,2% della popolazione totale, la questione degli anziani resta prioritaria. E non c’è giorno migliore di questo, ovvero la Festa dei nonni, per ricordare quanto gli anziani siano importanti non solo per l’organizzazione di una famiglia, ma anche per il welfare stesso della società. I nonni oggi sono, infatti, i primi alleati dei genitori-lavoratori perché rappresentano la soluzione più flessibile ed economica per la cura dei figli.
Ma non è tutto “rose e fiori”, la cruda realtà venne perfettamente spiegata da Mattia Torre nel film “Figli”, in quel dialogo accusatorio tra Sara (Paola Cortellesi) e sua madre Angela, dove la figlia accusa la generazione della madre di essersi mangiata tutto. “Oggi con i soldi della pensione, di cui sarete gli ultimi a beneficiare – dice Sara – vi godete la vita nelle prime e seconde case di proprietà, fate progetti di vacanze, investite in obbligazioni, fate mutui a vent’anni, check-up impeccabili, vi divertite sui social e, soprattutto, credete nel futuro che sarete gli ultimi ad avere perché non morite neanche più!” Ma la madre Angela non ci sta e si appella alla forza numerica a suon di: “Noi anziani siamo una forza, silenziosa e tranquilla, ma se ci inca**iamo sono dolori”. E spiega bene anche perchè: “Siamo di più, siamo tantissimi. Ogni 100 giovani ci sono 165 anziani e questo significa maggioranza assoluta, e cioé virtualmente Camera, Senato e Governo della Repubblica…. Le case di proprietà e i libretti di risparmio su cui regge l’intera economia del nostro Paese e senza i quali noi chiudevamo, come la Grecia, sono in mano nostra. Il teatro tiene grazie a noi e anche quello che resta del cinema. E con il nodo pensioni teniamo in scacco l’intera economia nazionale. Ci manca solo un poco di consapevolezza e coesione e saremmo finalmente pronti a fare il c*** a tutti!”.
Ai sociologi e antropologi la facoltà di stabilire chi abbia veramente ragione fra Sara e Angela e, ironia a parte, quello che resta sono i dati e i numeri che attestano che siamo un paese di capelli bianchi.
Nel dettaglio Siena conta più di 1/4 della popolazione sopra ai 65. In generale in Toscana ci sono attualmente oltre 2 anziani per ogni giovane e oltre 4 per ogni 10 persone in età attiva. Dati entrambi superiori alla media nazionale ed europea, che fanno della Toscana una delle regioni a più elevata presenza anziani. Il 56% dei residenti anziani sono donne. Il tasso di vedovanza tra gli anziani è del 27% con una marcata differenza dovuta alla differente longevità tra maschi e femmine.
Secondo le più recenti proiezioni demografiche (come riporta l’osservatorio sociale regionale) la popolazione ultra 65enne toscana supererà il milione di residenti nel 2030. Ovvero saranno il 30% della popolazione, per arrivare a 1 milione e 232 mila nel 2050 (oltre 1 persona su 3 sarà anziana).
La gran parte degli anziani vive con i familiari (76%), il 19% da solo, più del 4% con badanti. Infine un dato dove porre attenzione resta quello del disagio economico che coinvolge oltre 1/3 degli anziani, che dichiara di arrivare a fine mese con qualche o molta difficoltà. Ai bassi introiti si correla il tema dell’assistenza. Ovvero strutture adeguate con costi abbordabili per anziani per garantire una qualità della vita accettabile in un paese che si attesta ai primi posti nella classifica della crescita 0.