Storie tese tra la Fim Cisl e Paycare. Il sindacato ha inviato una diffida all’azienda alla luce di un fatto che vedrebbe come protagonista una persona in uscita da Paycare. Il dipendente avrebbe trovato lavoro in un’altra società ma l’azienda di Monteriggioni avrebbe bloccato questo passaggio andando contro all’accordo quadro sottoscritto ormai mesi fa.
“Paycare non sta rispettando gli accordi – ha detto il segretario generale della Fim Cisl di Siena -. Ieri un dipendente ha trovato lavoro, ha manifestato la volontà di uscire dell’azienda e lei ha detto che non ci sono i soldi degli incentivi. Per quanto ci riguarda è inaccettabile, abbiamo fatto una diffida e non escludiamo le vie legali”.
I soldi a cui si riferisce Paycare sono quelli provenienti dagli incentivi garantiti dalla regione per l’assunzione dei lavoratori dell’azienda. Paycare vorrebbe infatti attendere di completare l’accordo con Emiliano Montanari, che aveva manifestato l’interesse per circa 50 dipendenti.
“Paycare vuole dirottare tutte le risorse della regione per l’accordo con Montanari – ha detto Cesarano -, nell’accordo quadro si parla però di uscite volontarie. Il 27 marzo abbiamo un incontro in regione con Montanari per l’accordo ma se i contenti rimangono quelli dell’altra volta non ci siamo. Ci sarà anche un presidio dei lavoratori che mostreranno il dissenso per come Paycare sta portando avanti questa trattativa”.
Domani, venerdì 24 marzo, la vertenza Paycare sarà anche argomento di discussione in una tavola rotonda organizzata da Vismederi.