La carenza dei medici per i pronto soccorso è un problema nazionale ma a Siena i giovani camici bianchi fuggono totalmente da questo delicatissimo ambito della sanità. Su 34 posti disponibili alla scuola di specializzazione in Medicina di Emergenza-urgenza neanche un posto è stato assegnato. Zero richieste dagli aspiranti medici. Il quadro è sfaccettato e muta da università a università: a Bologna si è riusciti a coprire il 74% dei posti (23 su 31), a Torino il 71% (34 posti su 48), a Milano-Bicocca due terzi (18 posti su 27); a Brescia si conta invece un solo specializzando sui 21 teorici, a Parma uno su 29, il “buco” più grande è in Lombardia, dove sono andati a vuoto 134 posti su 181 messi a bando. Ad allontanare i giovani medici dai pronto soccorso è quello che l’Anaao-Assomed chiama «mix micidiale», ovvero «fatica, burn-out, aggressioni, disaffezione e vero e proprio odio verso il nostro lavoro». Per questo l’assessore Giuseppe Giordano ha fissato un incontro il 14 ottobre con azienda ospedaliera universitaria senese e università. “A volerlo anche l’assessore Giunti – spiega Giordano -. Gli aspetti di queste problematiche sono due. Il primo è l’impatto dei medici specialisti in formazione sulle prestazioni santarie, perchè seppur non possono sopperire alle esigenze del servizio sanitario, concorrono allo stesso. Quindi è importante avere medici specialisti, sia perchè costituiscono le nuove generazioni dei medici del domani e sia perchè sono un arricchimento per la città – aggiunge -. Le difficoltà sono nazionali, la gestione del pronto soccorso è sotto gli occhi di tutti. Il numero di Siena è infimo, ma contiamo che unendo le forze la situazione migliori. Certo è che noi possiamo portare un contributo, ma servono politiche di più ampio respiro”.
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Siena, la grande fuga degli aspiranti medici dal pronto soccorso. Giordano: "Zero richieste, numero infimo ma il problema è nazionale"
Zero richieste dagli aspiranti medici
Di Simona Sassetti | 1 Ottobre 2024 alle 13:00
Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo
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