Siena: "Centro storico invivibile per i residenti, lascio spazio all'ennesimo affittacamere"

Un cittadino spiega la sua scelta in una lettera: "Lascio il centro. Più che un vivere per noi è diventato un sopravvivere"

Di Redazione | 6 Febbraio 2025 alle 21:25

Siena: "Centro storico invivibile per i residenti, lascio spazio all'ennesimo affittacamere"
Le crescenti difficoltà di vivere nel centro storico, tra continui disagi legati a parcheggi, viabilità e spostamenti complicati per portare la spesa e rispondere ad altre esigenze.
Un cittadino senese ha inviato una lettera aperta alla nostra redazione per raccontare la sua esperienza e condividere una decisione, non facile, ormai presa. 
Un sicuro spunto per aprire la discussione sulle possibilità e prospettive del centro storico cittadino.
“Sono un senese di 40 anni, nato in centro e vissuto sempre dentro le mura con pochi spostamenti dal terzo di Città a quello di San Martino – si presenta – ho deciso, dopo non pochi ripensamenti di lasciare il centro perchè ormai diventato invivibile per noi residenti. Risiedo in via dell’Oliviera da circa 15 anni, mentre i miei genitori vivono ancora in San Marco. Più che un vivere per noi è diventato un sopravvivere. Tralasciando da questa riflessioni i giorni della nostra festa (il Palio), dove ogni irregolarità è permessa o tollerata, vi racconto quello che accade nel quotidiano”.
“A causa del mio lavoro devo fare dei turni, alcuni dei quali finiscono la notte intorno alle 2 del mattino – racconta – se la stagione non è buona non posso andare a lavoro in motorino, devo andare in macchina. Ma dove parcheggiare al ritorno? I posti in via Roma/Pispini sono insufficienti, alcuni di questi trasformati in cantieri da anni. Soluzione? posteggiare fuori dagli spazi. Conseguenza? la mattina (meritata) multa! Chi la mattina si alza presto riesce a rimuovere la macchina prima del passaggio del vigile, chi come me ha il riposo paga la (giusta) sanzione”.
“La situazione si complica quando la contrada di via dei Servi organizza cene o eventi. Via Roma e dintorni si riempiono di auto con il permesso invalidi, permessi di altre zone, permessi di garage. Per curiosità l’altro giorno ho controllato. Su 20 macchine (tratto Caselli – ponte di romana) 9 erano regolari con il permesso Zona2, 5 invalidi, 3 permessi garage, 3 senza permesso! Una percentuale di disabilità fuori da ogni statistica! Saranno davvero tutti invalidi? “A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca” dicevano. Risultato? Ho parcheggiato alla Virtus e poi mi sono fatto una bella camminata notturna per tornare a casa. Esperienza simile con parcheggio a porta romana, parcheggiato nelle strisce blu senza pagare (mia colpa!). La mattina alle 12 l’auto era stata già multata. Ho allora provato al San Niccolò, e conseguente ganascia da 90€…. non male per una notte di posteggio”.
Prosegue la lettera: “Cosa mi ha spinto ad inviare questa lettera come saluto al centro? Un fatto di qualche mese fa. Ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso: dover andare  (in motorino ovviamente) a portare la spesa ai miei genitori prima di entrare a lavoro, arrivo a in via Duprè: chiusa. Dal comune? no ovviamente! ci sono avvisi ufficiale sul sito del comune ? no ovviamente. Chiedo se posso passare, spiegando il motivo, ma con una opposta gentilezza mi viene risposto “Ma che c**** vuoi, non lo vedi che c’è i tavoli? Testa di c***” Ha senso continuare a tener vivo il centro o conviene abbandonarlo ad una giungla di affittacamere? Beh a quanto pare la direzione del comune è la seconda” conclude.


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