Nella Giornata internazionale per l’aborto libero e sicuro, anche Siena si è svegliata con i messaggi di attenzione riguardo questo delicato tema. Di fronte a luoghi cardine della città come il Liceo E. S. Piccolomini, il Liceo D. Buoninsegna, il complesso universitario del San Niccolò e molti altri sono state scritte con i gessetti frasi che ponessero l’accento sulla tematica riguardante l’accessibilità libera e sicura all’interruzione volontaria di gravidanza perché continui ad essere un diritto e non un privilegio. Anche la politica locale celebra questa giornata in modo bipartisan nonostante alcune sfumatura tra destra e sinistra.
“Una giornata – spiega il capogruppo di Fdi Bernardo Maggiorelli – che riconosce una pratica sanitaria regolata dalla legge, che il nostro leader ribadì in campagna elettorale che non avrebbe modificato, la rispettiamo”.
“Prima era drammatico – aggiunge Gabriella Piccinni del Pd – l’aborto era un reato e si incorreva nel penale, ci fu un dibattito traversale e largo fino all’approvazione di una legge confermata da referendum, le donne ci furono molto unite al di là delle posizioni. Ci sono degli aspetti ancora da applicare dopo 45 anni, come affrontare l’obiezione di coscienza, che limita l’accesso ai diritti che dà la legge. La relazione sull’applicazione della legge ancora non si è vista, spero che la ministra pensi a tale aspetto e risponda alla necessità di capire quanto l’obiezione di coscienza confligga con il diritto di abortire”.