Con le nuove misure che verranno introdotte a breve dal Governo, non si potrà più consumare seduti all’interno di bar e ristoranti senza Green Pass, la certificazione di avvenuta vaccinazione rilasciata dal Governo. Una decisione che ha fatto molto discutere soprattutto tra le categorie toccate in prima persona dal decreto, come spiega ai microfoni di RadioSienaTv la ristoratrice e rappresentante di “Tutela nazionale imprese” Tiziana Del Monaco:
“Dire no al Green Pass è un problema perché veniamo etichettati come No Vax, ma non c’entra nulla – spiega – Il problema non è il vaccino o meno, è una certificazione che lo attesta per poter svolgere le normali attività della propria vita. Se questa misura fosse stata veramente per la tutela sanitaria sarebbe stata estesa anche ai supermercati, agli Autogrill, ai trasporti pubblici: invece no. Non ci vedo una grande tutela sanitaria, ci vedo più altre motivazioni che discriminano ancora una volta la nostra attività”.
Una decisione che arriva in un momento delicato, proprio mentre le attività hanno ripreso a lavorare, anche se al 60/70% rispetto a una stagione estiva normale. In più c’è da considerare a chi sarà affidato il controllo dei Green Pass nei locali: agli esercenti stessi? “Noi dobbiamo controllare i clienti? A che titolo dobbiamo controllare se una persona ha o meno il Green Pass? – domanda Del Monaco – Io faccio affidamento sulla responsabilità delle persone perché ne ho vista tanta nei clienti. Il consumo al banco può non avere il green pass. Fino a ieri il bancone è stata però l’ultima restrizione allentata, perché quando abbiamo riaperto si poteva consumare solo all’esterno. Tutte queste contraddizioni non la rendono una norma che ci possa dare garanzie a sicurezza nel lavoro.
Non siamo affatto tranquilli: diciamo sì al vaccino, ma no al Green Pass“.
Un altro nodo da sciogliere è quello che riguarda chi in bar e ristoranti ci lavora: anche per loro sarà obbligatorio il Green Pass? “Ancora non è chiaro se anche chi lavora nei ristoranti dovrà avere il green pass – spiega Del Monaco – Aspettiamo il decreto, spero che non sia così, soltanto perché scaturiscono tantissime problematiche che devono essere risolte”.