Si è aperto il processo a carico di un 44enne senese accusato di aver reso un inferno la vita della compagna 33enne, tra botte, calci, insulti, umiliazioni, perfino la costrizione a fare sesso con sconosciuti conosciuti online, sotto l’effetto di stupefacenti. Mesi di vessazioni e mortificazioni anche in presenza dei figli, tra aggressioni, violenze fisiche e verbali, per questo l’accusa è di maltrattamenti e lesioni personali aggravate.
Il culmine, sempre stando alle accuse, sarebbe stato raggiunto nel maggio 2023 quando dopo un litigio per futili motivi lui avrebbe lanciato lei fuori dall’abitacolo dell’auto, provocandole gravi ferite. La vittima, rimasta sola in una zona periferica, venne soccorsa dai carabinieri decidendosi a denunciare e l’indagine ha poi ricostruito mesi da incubo che hanno portato la donna quasi a cedere e a pensare anche a gesti insani. Il 44enne fu poi arrestato e posto ai domiciliari col braccialetto elettronico, subendo un divieto di avvicinamento e comunicazione.
In udienza si sono costituite le due parti civili, la donna parte offesa e la sua figlia minore, col collegio presieduto dal giudice Frangini che ha rigettato l’eccezione della difesa dell’imputato riguardante l’esclusione delle parti civili per un reputato atto di costituzione non conforme ai dettami della Cartabia e della Cassazione. Sono state depositate inoltre le liste dei testimoni, di cui non faranno parte i figli dei due protagonisti della vicenda e due consulenti della difesa dell’imputato.
A fine gennaio 2025 ripartirà il procedimento con l’ascolto dei primi testimoni. A difendere la vittima dei reati è l’avvocato del foro di Siena Massimo Rossi, la difesa dell’accusato è in capo alla penalista romana Serena Gasperini.