Siena, lavoratrici pulizia Poste Italiane: "Siamo diventate schiave"

Filcams Cgil e Uil Trasporti Toscana di Siena denunciano da tempo una condizione di lavoro insostenibile. Oggi lo sciopero

Di Simona Sassetti | 6 Novembre 2023 alle 13:59

“Settecento euro al mese quando va bene, se andiamo in malattia e non lavoriamo prendiamo due euro al mese. Facciamo tremila km per spostarci negli uffici postali con la nostra macchina e ci rimborsano 18 centesimi al km. Questa è una schiavitù non è un lavoro”. Si sono ritrovate di fronte alla Direzione Provinciale di Poste Italiane a Siena in Piazza Matteotti per una giornata di sciopero le lavoratrici di Lux Srl e i sindacati FILCAMS CGIL e UIL TRASPORTI Toscana di Siena. Denunciano da tempo una condizione di lavoro insostenibile. A mancare sono le ore di lavoro e uno stipendio adeguato dopo che Poste Italiane ha ridotto unilateralmente i contratti di appalto. Lavorare negli appalti di pulizia delle Poste è ormai una rimessa, affermano le manifestanti. Nel frattempo, Poste Italiane Spa, interpellata ripetutamente dai sindacati, “non si è ancora resa disponibile al confronto”. Lo stato di agitazione dunque prosegue. “Noi prima avevamo uno stipendio abbastanza dignitoso, adesso con questi tagli non abbiamo più una dignità, come non riusciamo neanche a pulire dignitosamente gli uffici”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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