Circa ottanta giovani contradaiole e contradaioli hanno preso parte a un evento, organizzato dalle commissioni solidarietà delle contrade, dedicato al contrasto agli stereotipi di genere e alla prevenzione della violenza, soprattutto contro le donne. Il pomeriggio di confronto si è svolto nella sala del circolo della Tuberosa in Vallepiatta. Un tema difficile e di grande attualità. Grande l’attenzione delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato attivamente al pomeriggio in cui si sono allenati a capire che una semplice desinenza o un articolo possono fare la differenza. La prima parte era dedicata ai giovani, la seconda parte agli adulti con poca partecipazione. Peccato.
Due momenti dal carattere laboratoriale, dedicati ai giovani – ragazze e ragazzi – e alle persone adulte; due occasioni di confronto per affrontare, anche in Contrada, il tema assai attuale degli stereotipi di genere, della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza, soprattutto quella contro le donne. Sono stati organizzati dai Gruppi Giovani-Novizi delle Contrade e dalle Commissioni Solidarietà e Mutuo Soccorso: due momenti in cui riflettere, partecipare, interrogarsi su quanto gli stereotipi di genere siano diffusi e radicati e su come si possa agire per prevenirli e contrastarli, a partire proprio dalle Contrade, impegnandosi per costruire comunità più consapevoli e inclusive.
I due appuntamenti sono il primo atto di un progetto più ampio, ideato dallo stesso gruppo di lavoro intercontradaiolo, e intitolato “Giochi senza frontiere… di genere”. Un progetto collettivo che dovrebbe proseguire, se i lavori organizzativi in corso daranno esito positivo, nel prossimo autunno con attività laboratoriali, creative e artistiche, competizioni e giochi per tutte le generazioni. Si tratta di un’idea che mira ad alzare il livello di sensibilità della comunità delle Contrade e della città tutta, che nasce dalla consapevolezza che il fenomeno della violenza di genere riguarda ogni contesto sociale e richiede un impegno collettivo. Le Contrade, con il loro forte spirito comunitario, rappresentano un terreno ideale per promuovere il rispetto reciproco e il superamento delle discriminazioni, favorendo un confronto intergenerazionale.
Il doppio appuntamento laboratoriale è stato condotto da Albalisa Sampieri, storica voce cittadina nelle battaglie per l’autodeterminazione delle donne e formatrice dell’Associazione Atelier Vantaggio Donna che da 25 anni lavora nel campo della lotta agli stereotipi di genere e alla violenza, soprattutto contro le donne.