Le residenze universitarie senesi sono senza lavatrici. E’ questa la denuncia di alcuni studenti che dal 20 di ottobre si sono ritrovati inaspettatamente impossibilitati ad usufruire del servizio lavanderia, dato che gli elettrodomestici sono stati prelevati dall’azienda fornitrice. Il motivo, fanno sapere dal Dsu, cioè l’azienda regionale per il diritto allo studio, è la scadenza dell’appalto, e quindi un’altra ditta avrebbe dovuto provvedere all’installazione delle nuove lavatrici. Ma gli elettrodomestici, oltre a non essere nuovi, sono arrivati a scaglioni, e le ultime consegne sono state effettuate solo oggi. Inoltre non in tutte le sedi è stata fatta l’installazione delle lavatrici, e molte di esse sono evidentemente logorate dal tempo.
“Le lavatrici sono state consegnate oggi, ma non sono ancora state installate e sono in condizioni pessime – dice Manolo Zocco, studente universitario che alloggia in una delle residenze e che si è fatto portavoce della protesta – Alla Tognazza sono state messe in funzione per pochissimo tempo, perché si sono dimostrate subito guaste. La cosa che ci ha fatto arrabbiare è questa: ci si aspetta che la programmazione della sostituzione di un servizio lavanderia da parte di un ente regionale sia fatto con una certa coscienza. Il fatto di togliere le lavatrici il 20 Ottobre e non avere quelle pronte per la sostituzione è scellerato“.
Questo disagio non era stato in alcun modo segnalato dal Dsu, che solo nella giornata di oggi, tramite un avviso in bacheca, si è scusato del disagio concedendo quattro gettoni in più per le lavatrici nel mese di novembre e dicembre. Inoltre è da sottolineare, e lo segnala anche il dsu, che nel bando per le borse di studio e posti alloggio per studenti universitari non è previsto l’obbligo del servizio di lavanderia, anche se dall’azienda stessa viene ritenuto comunque complementare ed opportuno. Ma nonostante queste i disagi con le lavatrici non sono una storia recente. “Il servizio lavanderia è sempre stato carente – confida Zocco – le lavatrici si guastavano spesso, quando venivano riparate veniva fatto in maniera fittizia, dal momento che la lavatrice presentava gli stessi problemi.
Gli studenti sono costretti a rivolgersi ai servizi a pagamento, che sono distanti dalle residenze e costosi. “E’ da 20 giorni che siamo senza lavanderia, la situazione qui è ingestibile – dice lo studente – Abbiamo montagne di panni sporchi che laviamo dentro ai lavandini e al bidet, addirittura quando andiamo a fare la doccia portiamo i panni con noi in modo che da lavarli”.