Un presidente di una società partecipata pubblica che sceglie di correre, e vincere, al concorso per dirigente agli affari generali per la stessa società. E’ lo strano caso di Sigerico, azienda che gestisce parcheggi e tributi locali a Siena, e del suo presidente Leonardo Tafani.
Il caso è stato sollevato da ‘La Nazione’ dove si annuncia le dimissioni al vertice dello stesso Tafani. Dimissioni che, in realtà, non sono ancora state ratificate ma che dovrebbero diventare ufficiali al momento dell’entrata in servizio come dirigente, tra ottobre e novembre. A raccoglierne il testimone ad interim potrebbe essere con ogni probabilità l’attuale vicepresidente Concettina Graziadio.
Lo strano caso in realtà non avrebbe nessun vincolo o incidente legislativo o statutario e l’iter sarebbe stato seguito passo dopo passo dal segretario generale del Comune di Siena. Nulla vieterebbe, il condizionale è d’obbligo, ad un presidente di partecipare ad un concorso interno da dirigente. Nella fattispecie, inoltre, Tafani non avrebbe partecipato alla scelta della commissione giudicatrice del concorso e non avrebbe preso parte al Cda chiamato a scegliere tra i due concorrenti indicati dalla stessa commissione. Addirittura nulla vieterebbe a Tafani di mantenere la carica di presidente e l’incarico di dirigente degli affari generali.
Riceviamo e pubblichiamo la precisazione, rispetto a quanto scritto sopra, del Segretario generale del Comune di Siena Giulio Nardi:
“precisiamo che il segretario generale del Comune di Siena a nessun titolo ha partecipato a tale selezione né ha svolto nessun incarico o ruolo nell’iter procedurale seguito dalla società Sigerico Spa attraverso gli uffici competenti”.