Il Comune di Siena fa un altro passo per il risparmio energetico. L’amministrazione comunale, su indicazione della giunta, ha infatti scelto per le prossime settimane di non procedere con l’illuminazione dei monumenti cittadini, pur garantendo il sostegno alla prevenzione e alla ricerca o le celebrazioni istituzionali: saranno previste altre forme per manifestare la vicinanza dell’ente. L’accensione delle luminarie natalizie è invece prevista all’interno del programma “L’Arte illumina il Natale: A Siena fra emozione e sostenibilità” il prossimo 1 dicembre.
Sarebbero state numerose le iniziative in programma, soprattutto nel mese di novembre, che prevedevano l’accensione di alcuni monumenti della città come la Cappella di Piazza del Campo o Fonte Gaia per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricerca puntando a ricordare quanto sia importante la prevenzione oppure per celebrare particolari giornate. “E’ una scelta – commenta il sindaco di Siena Luigi De Mossi – coerente con le scelte che questa amministrazione comunale sta portando avanti, sia dal punto di vista del risparmio energetico, sia da quello di sostegno a famiglie e imprese per far fronte al caro bollette. Non faremo comunque mancare il nostro sostegno e il nostro appoggio con forme alternative di sensibilizzazione rivolte alla comunità”.
“Una decisione – spiega l’assessore al sociale Francesca Appolloni – che abbiamo preso considerando la situazione alquanto complessa che ci troviamo ad affrontare con il caro bollette e i vari aumenti, e che è in perfetta linea con la politica di sostenibilità scelta da questa amministrazione. Un gesto di vicinanza alle famiglie e ai senesi che però non esula dal sostenere associazioni di volontariato, medici e ricercatori. Anche noi del Terzo Settore volevamo quindi contribuire con azioni concrete ad un risparmio energetico. Da qui l’idea di spegnere le luci, ma non l’attenzione su tematiche importanti e malattie rare che richiedono solidarietà e sostegno. Un gesto che rimarca l’importanza del combattere uniti battaglie comuni”.